Via breve ma carina, poche protezioni ma ottime possibilità di proteggersi. Può essere abbinata ad una via sulla seconda Spalla anche per via dell'attacco che si trova proprio all'imbocco del canale Bonacossa. Roccia ottima, chiodatura scarsa e comunque da cambiare o rinforzare in quanto poco affidabile (i cordini e le fettucce lasciati sulle clessidre sono marci).

Avvicinamento e Attacco

Si attacca a pochi metri (in basso) dalla forcella del canale Bonacossa.

Relazione

  • 1) Salire dritti per una placca quindi prendere una scaglia fino ad una fessura. Seguirla verso destra quindi dritti su placca fino alla cengia. Traversare 5 m fino alla sosta (40 m, V+, 3 chiodi + 1 cless. - sosta: 2 ch.).
  • 2) Dritti sopra la sosta sulla fessura strapiombante. Traversare verso sinistra fino a dove termina la fessura quindi un poco verso destra, da qui dritti fino alla seconda cengia sotto uno strapiombo rosso (30 m, VI, 2 cless. - sosta: 2 ch.).
  • 3) Spostarsi verso sinistra fino al netto diedro, qui obliquare verso sinsitra su placca poi dritti sullo strapiombetto. Da qui ci si porta un poco verso destra sempre su placca. Giunti alla cengia traversare verso sinistra fino ad un rampa inclinata (50 m, V+, 5 cless. - sosta: 1 ch.).
  • 4) Per la rampa verso destra quindi per facili saltini fino in cima (60 m, IV, 1 chiodo).

Discesa

Per scendere ci sono diverse opzioni:

  • Dalla cima della prima Spalla proseguire verso il Corno Piccolo e prendere a destra il sentiero "via Normale" che conduce nei pressi della sella dei Due Corni. Da qui si prosegue per il vallone delle Cornacchie.
  • Dalla cime della prima Spalla proseguire verso il Corno Piccolo e all'imbocco della via Normale prendere a sinistra. Per prati e brevi saltini si raggiunge un netto canale che si scende superando brevi saltini (passaggi di II).
  • Dalla cima della prima Spalla in doppie lungo la via "Attenti alle Clessidre". La prima sosta è proprio sulla cima.

Schizzo della via Libera la Follia


Dati tecnici

  • Aperta da Fabio Lattavo e Luana Villani, 5 agosto 1993
  • Prima ripetizione: gli stessi, 12 agosto 1993
  • Prima invernale e Seconda ripetizione: Arnaldo Di Crescenzo e Pino Sabbatini, inverno 1994
  • Sviluppo: 180 m
  • Difficoltà max e Impegno: VI / TD
  • Esposizione: Ovest
  • Materiale necessario: qualche rinvio, qualche friend medio-piccolo, cordini vari.

Foto di Antonio Palermi e Guillaume Dargaud


{jacomment on}