Il "gruppo" del Monte Ceresa è poco conosciuto, primo perchè non ha cime appariscenti (l'altezza massima è di 1494 m) poi perchè è situato proprio in mezzo a due "giganti": i Monti Sibillini e i Monti della Laga. Si tratta di una zona molto boscosa, con cime arrotondate e numerose frazioni, alcune delle quali abbandonate da anni. Un posto dove l'uomo ha "strappato" alla natura ogni metro di terra, spesso con immensa fatica. Numerosi sono gli itinerari escursionistici in zona, tutti ricchi di natura e di storia. Pizzo dell'Arco con la sua cuspide rocciosa è la cima più panoramica, a picco sulla valle del Tronto proprio sopra Acquasanta Terme. Il panorama spazia a 360° dal mare alla catena appenninica.
L'escursione proposta è abbastanza semplice, varia e molto remunerativa. Il sentiero, sempre abbastanza evidente, è segnato con i classici segni CAI (bandierine bianco-rosse), qualche tratto però non è perfettamente pulito e richiede un minimo di esperienza escursionistica. Il percorso si svolge prevalentemente nei boschi ma, nel tratto di cresta, magnifici balconi di arenaria permettono di affacciarsi sulle valli sottostanti; attenzione perchè non hanno la ringhiera! I boschi attraversati sono in prevalenza composti da castagni ma non mancano le conifere (abeti e pini), e le altre specie tipiche di questa altezza (querce, lecci, carpini, ecc.), una notevole varietà di specie che rende la gita più variopinta. Il tratto di discesa avviene tramite una comoda pista in terra battuta. Sicuramente un ottimo itinerario per avvicinarsi al gruppo del Ceresa.

L'itinerario non presenta grandi difficoltà, nella prima parte il sentiero può presentare dei tratti poco visibili mentre nella parte alta i lastroni di arenaria, se bagnati, possono essere scivolosi, nel qual caso occorre prestare molta attenzione e tenersi a debita distanza dal ciglio del burrone. Anche la vetta di Pizzo dell'Arco precipita a picco sulla valle per cui occorre prestare attenzione a dove si mettono i piedi

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Accesso

Dalla vecchia Salaria prendere per Tallacano (il bivio si trova prima del paese di Acquasanta venendo da Ascoli Piceno). La strada attraversa il fiume Tronto dove questo forma un laghetto (ENEL) poi continua entrando nella valle. Seguire le indicazioni per Tallacano fino al bivio per Venamartello. Prendere a sinistra e poco prima di arrivare a questo paese prendere a destra per Cocoscia.

Relazione

Dal fontanile davanti alla chiesa (696 m) si scendono pochissimi metri e si prende un sentiero pianeggiante sulla sinistra. Si supera un prato, si entra nel bosco e si giunge ad un netto incrocio con una strada sterrata. Superarla e continuare dritti, su sentiero. Da qui la traccia prosegue in leggera salita obliquando sul fianco della montagna. Dopo circa 25 minuti, il sentiero sbuca in un bosco di castagni secolari molto suggestivi. Qui si sale dritti verso una piccola sella dove una vecchia pista permette di risalire il versante destro. Un primo tratto ripido raggiunge il filo di cresta dove un sentiero prosegue tra lecci tenendosi sempre sul crinale. Giunti ad un incrocio su una piccolissima sella si devia a sinistra ed in breve si raggiunge la cima di Pizzo dell'Arco (1011 m).

Ridiscesi all'incrocio si segue il sentiero che continua sul crinale tenendosi qualche metro a destra di esso. Qui tratti boscosi lasciano il posto a balconi di arenaria che sprofondano nelle valli sottostanti con affacci molto suggestivi e panoramici. Ripreso il bosco, dopo una breve discesa si raggiunge una pista in terra battuta (985 m). Prendere a destra quindi seguire questo tracciato per un lungo tratto, prima attraverso un rimboschimento di conifere poi tra castagni. Giunti ad un incrocio con tabelle (745 m), continuare a destra; poco oltre ad un altro bivio lasciare la pista e prendere a destra un sentiero che scende ripido. Questa scorciatoia riporta alla pista poco più in basso. Un ultimo tratto semipianeggiante riporta a Cocoscia.

COCOSCIA

Cocoscia, il punto di partenza della gita, è una minuscola frazione della valle, semi abbandonata e diruta fino a poco tempo fa. Oggi, grazie ai fondi comunitari ARSTEL (agende regionali per lo sviluppo territoriale locale) destinati dalla Regione Marche allo sviluppo sostenibile, vede il nucleo più importante del paese restaurato e dato in gestione per una gestione turistica. ?Comune (Acquasanta) e Provincia hanno infatto firmato un protocollo comune per affidare in concessione questa struttura che si prefigge di diventare un polo di attrazione turistico-ricettivo e didattico. ?Il restauro è costato quasi 1.450.000 euro trafondi comunitari, provinciali e comunali e si estende per circa 800 metri quadri (a cui vanno aggiunti ulteriori 500 metri di parcheggio), è costituito da 4 fabbricati contigui destinati a centro servizi con funzioni di reception e accoglienza turisti, 5 miniappartamenti, spazi adibiti alla ristorazione, laboratori e sale multiuso. ?Speriamo che tutto vada al meglio e che presto si possa fruire di questa struttura.

IL PROGETTO CERESA

Nel 2005 il CAI di Ascoli Piceno in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e l'Amministrazione Provinciale ha progettato e realizzato la rete sentieristica del gruppo. Il lavoro è durato 3 anni, ha coinvolto tutta la sezione e si è concretizzato con la pulizia e la segnalatura dei sentieri (tabelle verticali, segnavia e capannine informative), e la realizzazione della guida e della carta topografica in scala 1:25.000. Entrambe le pubblicazioni possono essere richieste alla locale sezione del CAI: via S. Cellini, 10 – 63100 Ascoli Piceno www.caiascoli.it.


tracciato di escursiosnismo da cocoscia a pizzo dell'arco

Dati tecnici

  • Sviluppo: 420 m circa
  • Difficoltà: E
  • Orario complessivo: 2.30 ore
  • Segnaletica: segni bianco-rossi

Bibliografia

  • Il Monte Ceresa - CAI Sezione di Ascoli Piceno

Cartografia

  • Il Monte Ceresa 1:25.000 - CAI Sezione di Ascoli Piceno

Immagini

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