E' un itinerario molto bello ma anche (a volte) molto frequentato. Non che la frequentazione in se sia un problema, un milone di persone educate non lascerebbe traccia e non darebbe troppo fastidio a nessuno, di contro dieci persone che strillano in continuazione sono un problema. Su questo sentiero, non sappiamo perchè, la domenica dieci imbecilli li trovi sempre. E giù urli e grida, canti e rumore. Proprio il contrario di quello che si dovrebbe trovare. Pazienza ... ma non troppa. Detto questo il percorso è veramente bello, nel cuore del Gruppo nel posto più suggestivo. Suggestive le pareti rocciose della Vetta Orientale e del Corno Piccolo, suggestivo il più meridionale e piccolo ghiacciaio d'Europa: il Calderone.
Il rifugio Franchetti permette di rifocillarsi e spesso costituisce una meta esso stesso.
Anche quando sarà rimessa in funzione la seggiovia consigliamo sempre di partire dal balcone, si allunga di circa 45 minuti ma ne vale la pena.

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Accesso

Da Prati di Tivo (1450 m) si prende la strada che sale verso monte (sinistra). Dopo aver superato il bivio per l'ex campeggio (a sinistra) la strada si fa più sconnessa e dopo un paio di tornanti termina sul valico (sbarra) dove si parcheggia (Piana del Laghetto, 1650 m).

Relazione

Dallo slargo prendere il netto sentiero che sale tra l'erba. Giunti in prossimità della grossa croce che domina la valle, deviare nettamente a destra e raggiungere il filo del crinale (Arapietra).
Dopo una ripida salita il sentiero torna pianeggiante e passa a fianco dell'albergo diruto (è possibile evitare questo tratto passando sottocresta verso destra). Per prati, sulla larga e semipianeggiante cresta, si raggiunge l'arrivo della seggiovia (2015 m, 1 ora).
Da qui il sentiero si fa più scomodo (ghiaia e roccette), risale dapprima un breve ghiaione e qundi devia nettamente a sinistra passando sotto delle rocce (Passo delle Scalette, 2100 m) ed immettendosi così nel vallone delle Cornacchie (tratto esposto).
Dapprima in mezzo a grossi massi poi per una esposta rampa (cavo d'acciaio) si rimonta sul lato sinistro della valle e con numerosi zig-zag, tra grossi massi, si giunge al rifugio Franchetti (2433 m, 2 ore).
Proprio sopra il rifugio il sentiero continua dapprima dritto poi con un lungo diagonale raggiunge la sella dei Due Corni (2523 m, 2,15 ore), bellissima vista sulla sotttostante Val Maone e sulle pareti di Pizzo Intemesoli.
Dai qui si sale per un sentiero ghiaioso. Poco dopo si raggiunge un bivio, prendere a sinistra e con andamento meno ripido si giunge alla base del ghiacciaio del Calderone (2630 m, 3 ore).

Ritorno

Per l'itinerario di salita


tracciato di escursiosnismo da prati di tivo al vallone delle cornacchie

Dati tecnici

  • Sviluppo: circa 1000 m
  • Difficoltà: E
  • Orario: 5/6 ore (A/R)
Bibliografia
  • Gran Sasso le più belle escursioni - Società Editrice Ricerche

Cartografia

  • Carta 1:25000 Gran Sasso - CAI Sezione di L'Aquila
  • Carta 1:25000 Gran Sasso - SER (Società Editrice Ricerche)
  • Carta 1:25000 Gran Sasso - Edizioni Il Lupo

Immagini

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