Il massiccio del Gran Sasso è molto avaro in fatto di grotte; nonostante l'enorme mole di roccia calcarea le cavità ipogee sono veramente poche e relativamente piccole. Due di queste sono situate sotto la cima del monte Camicia, a circa 2000 m di quota. Fonte Grotta è molto conosciuta e frequentata, ha un accesso abbastanza semplice e breve (circa 400 m di dislivello) e l'acqua che la percorre è usata per alimentare i fontanili sottostanti; infatti nei pressi dell'entrata c'è un piccolo sbarramento di cemento che serve ad incanalare l'acqua nell'acquedotto. La sua "gemella" è situata poco più a est ma per raggiungerla occorre superare un insidioso e pericoloso ghiaione; è preferibile accederci dalla ex miniera di lignite (o bitume) posta proprio alla base del pendio.

La visita a queste grotte offre lo spunto per proseguire verso la cima del monte Camicia percorrendo la cresta sud, un crinale privo di sentiero con una visuale a tutto campo sul sottostante Campo Imperatore. L'ultimo tratto richiede un po' d'attenzione poichè occorre risalire un breve canalino molto ripido dove occorre aiutarsi con le mani. Il paesaggio cambia repentino poi nella discesa per il vallone di Vradda. La parete nord del monte Camicia si spalanca a pochi metri dal sentiero e offre una veduta mozzafiato sul versante adriatico dell'Abruzzo. La grotta di Fonte Grotta ha uno sviluppo di circa 300 m, per visitarla ovviamente occorre un minimo di attrezzatura speleo, tra cui il casco e la frontale.

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Accesso

Si parte direttamente dal parcheggio sotto il rifugio di Fonte Vetica.

Salita

Dal parcheggio (1600 m circa) si raggiunge il rifugio e si prosegue senza una traccia netta, verso sinistra (poco sopra il parcheggio è possibile rifornirsi d'acqua alla fonte della Vetica, nei pressi del rifugio della forestale). Obliquando in questa direzione dopo un po' si raggiungono le prime conifere che si aggirano alla base e si scende sul fondo del vallone sotto due briglie. Per un sentierino sul lato opposto si risale il breve pendio e si oltrepassa un fontanile (1690 m circa, 0:15 ore). Un'esile traccia diventa poco oltre un netto sentiero che prima aggira verso sinistra il Colle dell'Omo morto e poi prosegue con larghi zig-zag. Raggiunta il crinale, a circa 2000 m (tombini dell'acquedotto) si prende il ripido sentiero che traversa in piano su ghiaione ed in breve si è all'entrata della grotta (porta in ferro, 2050 m circa, 1:00 ora). Ritornati sui propri passi al forcellino si prosegue liberamente (tracce di sentiero nel primo tratto) per il largo crinale cercando di aggirare (finchè possibile) i ghiaioni. A quota 2300 m circa la pendenza diminuisce per un tratto ma poi occorre risalire un canalino nell'ultimo tratto (passaggi di I grado), proprio sotto la vetta del Camicia (2564 m, 1:30 ore dalla grotta).

Discesa

Dalla cima si segua la cresta nord per un brevissimo tratto quindi si devia a destra e, sempre su sentiero, si scende rapidamente all'ampia sella sulla testata del vallone di Vradda. La traccia, sempre ben marcata, obliqua sul lungo versante passando sotto la cima del monte Tremoggia. Un ultimo tratto tra abeti e si è di nuovo a Fonte Vetica (1:15 ore).

tracciato escursionismo, da fonte vetica al monte camicia per fonte grotta - gran sasso

Dati tecnici

  • Difficoltà: E
  • Dislivello complessivo: 900 m circa
  • Orario complessivo: 4:00/5:00 ore più la visita alla grotta
  • Sviluppo complessivo: 11 Km circa
  • Segnaletica: assente in salita, rari segni giallo-rossi in discesa
Cartografia
  • Carta 1:25000 - Gran Sasso - Società Editrice Ricerche
  • Carta 1:25000 - Gran Sasso - Edizioni Il Lupo
  • Carta 1:25000 - Gran Sasso - CAI Sezione di L'Aquila

Immagini

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