La cascata invisibile

Il versante orientale della Sibilla è privo di torrenti; si rimane sorpresi quindi di trovarsi al cospetto di una cascata alta più di 10 m a circa 1400 m di altezza. Se a questo aggiungiamo, che non c'è acqua né sopra né sotto la cascata, la sorpresa è ancora più grande. Per questo motivo e anche per il fatto che in quel tratto l'alveo del fosso è incassato, questo salto risulta praticamente invisibile e si riesce a scorgerlo solo quando si è nelle vicinanze. Essendo una delle poche sorgenti della zona non poteva essere rimasta esclusa dalle captazioni ed infatti alla sommità del salto, proprio alla base della sorgente c'è un casaletto dell'acquedotto dove viene incanalata parte dell'acqua. Si tratta della sorgente Civitetto.

Tutto il sentiero in effetti è stato creato per posare le tubature che convogliano l'acqua nell'acquedotto di Montemonaco. Oggi è possibile "sfruttare" questo tracciato per una escursione semplice e molto panoramica, un'escursione per tutti che offre belle vedute sulla valle del Lago e sulle cime circostanti.
Se poi siete più audaci ed esperti suggeriamo due varianti che permettono di raggiungere luoghi isolati e molto suggestivi.

Accesso

Tra i paesi di Montemonaco e Isola San Biagio inizia la strada brecciata che sale verso il rifugio della Sibilla. La si segue per circa 2,5 Km quindi, nei pressi di un netto tornante verso destra si parcheggia l'auto (1230 m circa).

Relazione

Dal tornante (1230 m) si prende l'evidente sentiero # che traversa in piano verso sinistra. La traccia, sempre ben evidente, passa sotto una paretina rocciosa, supera un vecchio fontanile ormai in disuso # e dopo vasti pratoni raggiunge un fosso ben incassato dove si può vedere la cascata (cascata di Civitetto, 1400 m circa, 0.50 ore) #. Da qui, se si risale la sponda destra (traccia di sentiero) in breve si raggiunge la sorgente (casaletto dell'acquedotto #). Ritorno per lo stesso itinerario.

Variante 1

Dalla cascata si prende la traccia (esile) che sale verso destra e che dopo un tornante passa sotto una parete rocciosa dove, alla base, c'è un piccolo ricovero in pietra #. Il sentiero continua poi verso sinistra e dopo aver attraversato un vallone (attenzione, la traccia è molto esile ed esposta) termina su una cresta molto panoramica (1500 m circa, 0.30 ore dalla cascata). Da qui o si torna indietro per la stesso percorso, oppure si può salire fino alla strada brecciata del rifugio della Sibilla che si trova 200 m sopra (itinerario libero senza sentiero).

Variante 2

Dalla cascata, si scendono pochi metri, si attraversa il fosso e si prende un netto sentiero che traversa verso destra. Questo, scende leggermente, quindi piega nettamente verso destra e dopo aver superato un prato raggiunge una macchia di alberi. Non molto accentuato, il sentiero, sempre in piano, traversa sotto le pareti rocciose per uscire di nuovo sui prati, in leggera salita, alla base di un canale. Si continua a traversare sui prati #, si supera un vecchio fontanile diruto #, si passa di poco sopra ad un acero isolato # quindi si raggiunge un ripiano erboso a picco sulla valle (1.00 ora dalla cascata).

Da qui si torna indietro per lo stesso itinerario oppure volendo si può scendere per il canale che si trova ancora più avanti. Il percorso però è difficile e pericoloso: sconsigliato.


Dati tecnici

  • Dislivello: 200 m circa
  • Difficoltà: E
  • Orario complessivo A/R: 1.30/2.00 ore
  • Sviluppo A/R: 5 Km circa
  • Segnaletica: nessuna
Cartografia
  • Monti Sibillini 1:25.000 - SER
  • Atlante dei Monti Sibillini 1:25.000 - SER
  • Monti Sibillini 1:25.000 - Ed. Multigraph

Immagini