La valle delle Cento Fonti si apre sopra il picolo borgo di Cesacastina, sul versante orientale dei Monti della Laga. D'estate è caratteristica per via dei numerosi scivoli d'arenaria solcati da piccoli torrenti. D'inverno è una classica dello scialpinismo anche se le condizioni della neve, vuoi per l'esposizione (sud-est), vuoi per pendenze (moderate), spesso non sono ottimali. Il rischio valanghe qui è molto ridotto e l'escursione si presta benissimo all'uso delle ciaspole. Nel tratto finale si può decidere se raggiungere la Cima della Laghetta oppure il Monte Gorzano, di seguito viene relazionata la prima opzione cioè la Cima della Laghetta.

Spesso occorre partire direttamente dalla piccola piazzetta del paese, proprio accanto alla chiesa, questo perchè le strade di accesso alla parte alta della montagna non vengono aperte. Partendo direttamente dal paese il dislivello supera abbondantemente i 1000 m e la salita risulta varia e piacevole. Il primo tratto si svolge prevalentemente nel bosco, proprio a lato degli scivoli di arenaria, poi nella parte alta dominano gli ampi dossi di cui è costellata la valle. Per la discesa è consigliato il percorso che raggiunge la parte iniziale della Costa delle Troie e che permette di sciare fino dentro il paese. Così facendo occorre però risalire un breve tratto di strada anche se non è necessario rimettere le pelli. Il periodo migliore è sicuramente l'inizio della primavera e vista l'esposizione va evitata con temperature elevate.
Una salita scialpinistica piacevole, facile e varia.

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Accesso

Giunti al paese di Cesacastina si parcheggia l'auto sulla piazzaetta del paese, nei pressi della chiesa.

Salita

Dalla chiesa (1141 m #), si prende la strada che in piano, verso sinistra, supera la frazione di Colle # ed entra nella valle. Oltrepassate le ultime case # in breve si giunge ad un bivio nei pressi di una edicola (1157 m). Prendere a destra in leggera salita. Si continua su questa stradina che sale con alcuni tornanti e a q. 1310 ci si ricongiunge con la strada principale (0.45 ore). Si continua verso sinistra e dopo poco si oltrepassa il fosso dell'Acero (2,5 Km). Ancora pochi metri e si prende la strada che si sale verso monte. In breve si raggiunge l'opera di presa "Acero" (1360 m circa #). Proseguire dritti poi, raggiunta una radura, obliquare verso sinistra (segni di vernice) e raggiungere la fine della strada lasciata in precedenza (1460 m circa). A destra, seguendo una pista, si rientra nel bosco e si continua a salire costeggiando il torrente. Usciti dal bosco ci si tiene sulla sinistra del fosso e si raggiunge un rifugio (1770 m circa #). Oltrepassato il rifugio occorre traversare verso destra e dopo aver attraversanto il fosso dell'Acero si raggiunge un'opera in muratura (Fonte Mercurio, 1800 m circa, 6,5 Km #). Da qui si segue il crinale che punta dritto verso la Cima della Laghetta in direzione ovest, tenendosi a destra della valle Sacrestia. Su pendenza lieve si oltrepassano dei colli e si raggiunge facilmente la vetta (2369 m, 3.00 ore).

Discesa

Si percorre lo stesso itinerario di salita fino alla Fonte Mercurio (1800 m circa). Da qui invece di proseguire verso destra ci si tiene sulla sinistra fino a raggiungere il limite del bosco dove una pista in piano # permette di traversare il ripido versante boscoso #. Terminata la salita si esce su delle ampie radure. Qui è possibile riprendere la sciata e, obliquando leggermente verso sinistra, scedere fino ad incrociare la strada nei pressi di una stalla (1310 m, località le Piane, #). Da qui, seguendo la strada, si torna in paese.


Dati tecnici

  • Dislivello: 1250 m circa
  • Difficoltà: MS
  • Orario complessivo: 4.00/5.00 ore
  • Sviluppo in salita: 9 Km circa
  • Esposizione: sud-est
Bibliografia
  • La Montagna Incantata Vol. 1 - Luca Mazzoleni
  • Tracce di sci in Appennino - Luigi Filocamo e Valentino di Salvo
Cartografia
  • Carta 1:25000 - Società Editrice Ricerche

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