Grande Canta! Uscito dal diedro e arrivato finalmente in sosta, ho subito pensato a Tiziano e alla forma strepitosa che aveva in quegli anni. L'86 per il "Canta" (così spesso chiamavamo Tiziano) è stato un anno d'oro per quanto riguarda l'Alpinismo sui Sibillini; in questo periodo sono state aperte: il Fiasco, il Diedro degli Angeli, Pantera Rosa e Specchi grigi. Tutte vie molto dure con passaggi di VI grado ma è il Diedro degli Angeli con il suo VII grado a rappresentare un salto di qualità, probabilmente per la prima volta viene introdotta questa difficoltà in questa montagna.
La via non è indipendente; i primi 2 tiri e gli ultimi 5 sono in comune con la vicina Florio-Calibani. Rimangono i 3 tiri centrali, poco più di 100 m, forse pochi per considerarla una via autonoma, sicuramente troppi, e troppo diversi, per essere classificata come una variante della Florio-Calibani.

Il Diedro degli Angeli si sviluppa in tre lunghezze: quella centrale è la più impegnativa. Un diedro leggermente strapiombante e solo per brevi tratti ricoperto da erba e licheni. La roccia è generalmente buona e nel tratto più duro ci sono diverse protezioni (vecchi chiodi) anche perchè aperto in artificiale (come riportato nella guida del 1983 - Alesi-Calibani). Oggi questa sezione si sale in libera ed ha passaggi di VII. Se dovessimo applicare la scala francese a questo tiro dovremmo classificarlo come un bel 6c (valutazione di Guillame Dargaud che ha ripetuto il libera la via).
Le soste fino al diedro sono provviste di maglia rapida per la calata in doppia. Sopra il diedro la via continua ancora per un lungo tratto con difficoltà molto minori.
Portarsi dadi e friend. I chiodi sono in loco (non moltissimi) e quindi è possibile salire anche senza averne di propri ma, vista la difficoltà e la caratteristica della parete, avere un martello e qualche chiodo a portata di mano può essere utile.

Attacco

Come per la Florio-Calibani di cui in comune ha i primi 2 tiri. L'attacco è nel canale sotto la verticale del grande diedro a sinistra del Fiasco (1:30 / 2:00 ore da Forca di Presta).

Dati tecnici

  • Aperta da: Tiziano Cantalamessa e Alberico Alesi il 27 luglio 1986
  • Sviluppo complessivo: 450 m
  • Difficoltà max: VII (6c)
  • Impegno: ED-
  • Materiale: 8/10 rinvii, una serie di dadi e friend, cordini
  • Orario: 4-5 ore

Relazione

1 tiro
Dentro il facile canale che delimita a sinistra il "Fiasco".
S1: 50 m, III (sosta: clessidra su masso incastrato).
2 tiro
Ancora nel canale tenendosi prevalentemente sul lato sinistro.
S2: 55 m, IV+, 4 ch. (sosta: 2 ch.).
3 tiro
Inizia del Diedro degli Angeli vero e proprio. Superare una difficile paretina poi difficoltà minori fino ad un breve strapiombo che si aggira sulla sinistra.
S3: 15 m, VI, 3 ch. (sosta: 2 ch.).
4 tiro
Dritti sul diedro (VI e VII). Giunti sotto ad un tetto traversare a destra un metro quindi dritti ad un ripiano (VII). Ancora un breve strapiombo e si è su rampe inclinate, obliquare a destra per sostare sotto uno strapiombo solcato da una fessura.
S4: 45 m, VII (gradi francesi 6c), 7 ch. (sosta: 2 ch.).
5 tiro
Breve strapiombo (VI-) poi le difficoltà diminuiscono. Si prosegue dentro il canale.
S5: 45 m, VI, 1 cl. (sosta: dadi o friend).
6 tiro
Dentro il canale.
S6: 30 m, II e III, 1 ch. (sosta: 1 ch.).
7 tiro
Ancora nel canale oppure (meglio) sulla cresta di sinistra.
S7: 60 m, II, (sosta: 1 ch.).
8 tiro
Traversare a sinistra per portarsi sul filo dello spigolo (ch.). Dritti per paretine poi ancora nel canale (II) infine breve strapiombetto IV+ (ch.) .
S8: 55 m, IV+, 2 ch. (sosta: friend).
9 e 10 tiro
Per facili roccette in vetta.
S9 e 10: 120 m, III.

schizzo della via

Immagini