Quando "Caronte" si fa sentire (ci riferiamo all'alta pressione che sta "martoriando" la penisola) ripetere una via sulla parete nord del Corno Piccolo sembrerebbe un'idea geniale, l'ombra non dovrebbe mancare. In realtà la parete non è così verticale come sembra e, a giugno, il sole è quasi a picco. Risultato: anche qui è possibile soffrire il caldo africano. A parte queste note meteorologiche, la via è abbastanza carina, diciamo senza infamia e senza lode. Poco meno di 200 m su roccia generalmente buona con buone possibilà di proteggersi e gradi classici.In questo settore della parete, da circa 20 anni, Bruno Vitale ha aperto e continua ad aprire itinerari, spesso carini e con tracciati indipendenti. Questa via è del 1994; gli ancoraggi e le soste presenti in parete non sono in uno stato ottimale (spit con ruggine) ed occorre quindi fare attenzione alle protezioni, spesso vanno rinforzate.

Comunque per la salita è indispensabile il normale equipaggiamento alpinistico, in particolare fiend e dadi. La via risale un pilastro subito a destra di Che Guevara.

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Avvicinamento e Attacco

Il modo migiore per raggiunge l'attacco è seguire la traccia che porta all'attacco della cresta nord-est del Corno Piccolo. Giunti all'altezza della parete traversare sotto essa per un bel tratto. Ad un certo punto occorre risalire un breve risalto roccioso (passi di I grado) fino ad un forcellino. L'attacco è pochissimi metri oltre la sella, sotto uno strapiombo sormontato da una placca (cordino a pochi metri).

Relazione

  • 1° tiro: Si supera un brevissimo strapiombo quindi si continua per placca. 35 m, 3 spit e 1 cl., VI+ (S1: 2 spit).
  • 2° tiro: Dritti ad uno strapiombo con fessura poi si prosegue per un diedro verso destra ed infine si supera una placchetta con spit al centro. 35 m, 3 ch., 1 spit e 1 cl., VI (S2: 2 ch. + 1 spit).
  • 3° tiro: Si raggiunge la sommità del pilastro quindi ci si tiene a destra di un rivolo. 50 m, 1 cl., V (S3: 1 ch. + 1 spit).
  • 4° tiro: Per facili roccette sfasciate ci si porta alla base della placca successiva. 20 m (S4: 1 ch. + 1 spit).
  • 5° tiro: Si supera un breve strapiombo quindi si prosegue per placca. 50 m, 2 ch., V+ (S5: 1 spit + 1 cl.).

Discesa

Tre opzioni

  • In doppia sulla via. Occorre rinforzare le soste.
  • Dall'ultima sosta risalire per facili roccette il canale fino al punto dove è possibile traversare verso destra. Raggiunti i prati scendere per il Camino di Mezzo.
  • Salire fino alla cresta nord-est quindi scendere per questa (pass. di II e diverse doppie).

Dati tecnici

  • Aperta da Paolo Bongianni e Bruno Vitale il 9 luglio 1994
  • Prima ripetizione: Piero Priorini, Valentina Fazio e Titta
  • Sviluppo: 190 m
  • Difficoltà massima: VI+
  • Impegno: R2/II
  • Esposizione: nord
  • Materiale necessario: normale dotazione alpinistica

Immagini