Il torrente Fiastrone nasce sotto il Fargno, ufficialmente dalla Fonte del Fargno tra il Monte Rotondo e Pizzo Tre Vescovi, nella parte settentrionale dei Monti Sibillini. Dopo pochi chilometri una diga, realizzata negli anni '50, forma il lago di Fiastra (o del Fiastrone), il lago artificiale più grande delle Marche. A valle della diga il torrente si fa strada nella gola che porta il suo nome. Un luogo ombroso e suggestivo. A destra e a sinistra pareti calcaree a picco sul fiume sono costellate di grotte che nei secoli hanno dato rifugio a eremiti, monaci e partigiani. Più in alto la natura si è sbizzarita lasciando affiorare tra i fitti boschi di lecci, strati di ghiaia rossa che, con l'erosione provocata dalle piogge, formano suggestivi picchi e pinnacoli che sembrano sospesi nel nulla. Questo è il tratto della valle del Fiastrone interessato dalle escursioni proposte, un luogo molto interessante, sia dal punto di vista storico che naturalistico.
Il torrente continua la sua corsa per confluire infine nel fiume Chienti.

I luoghi più suggestivi della valle sono tre: la grotta dei Frati, le Lame Rosse e le gole del Fiastrone. Ognuno di questi può essere raggiunto con una escursione fine a se stessa. Chi invece ha tempo e fiato può concatenare queste località, partendo dalla diga oppure dalla strada che inizia a Tribbio. Noi proponiamo la prima ipotesi che ci sembra migliore, sia per il panorama (il lago di Fiastra) sia per la strada (si evitano parecchie buche).
I tratti dell'escursione sono segnalati con cartelli e segni di vernice, solo in parte del CAI, anzi in minima parte le segnalazioni sono quelle adottate dall'Ente Parco, spesso sono grandi segni rossi e tabelle segnavia di varia fattezza, il risultato non è certo dei migliori. Stupisce come questo territorio ancora non riesce ad adeguarsi a normative semplici come quelle riguardanti la segnalatura dei sentieri e che ognuno voglia lasciare segni che spesso non aiutano ma anzi banalizzano e "sporcano". E' così difficile adottare un tipo di segnaletica valido per tutti? Ai posteri l'ardua sentenza.

Il tratto dell'escursione che percorre il fondo delle gole traversa numerose volte l'alveo del torrente ed occorre bagnarsi per poter guadare il corso d'acqua. Questo comporta che il periodo migliore per affrontare le gole è l'estate (molta gente) quando la portata d'acqua è minore e la temperatura più gradevole. La grotta dei Partigiani, nei pressi della grotta dei Frati è raggiungibile tramite una breve "ferrata", il tratto esposto infatti è stato attrezzato con un cavo d'acciaio. Attenzione perchè qui l'esposizione è notevole ed una eventuale caduta sarebbe letale. L'intero percorso è privo di sorgenti o fontanili.
D'inverno sconsigliamo il tratto delle gole mentre il resto può essere percorso con un minimo di attenzione. Anche se a quota relativamente bassa, essendo la zona molto ombreggiata, è possibile percorrere i diversi sentieri anche d'estate evitando magari le ore più calde.
Per concludere un anello di serie A, tra Storia e Natura con le iniziali maiuscole.


Le Lame Rosse dalla diga

Accesso

Parcheggiare nello slargo a valle della diga (650 m circa).

Relazione

Si attraversa la diga quindi si percorre una breve galleria # e poi un sentiero che in breve giunge ad un incrocio con la strada brecciata che viene da Ruffella #.
Si prosegue a destra sulla strada che in leggera discesa si inoltra tra i lecci e, dopo aver superato un crinale, entra nella valle di Nicola. Si oltrepassa un fosso (615 m) e in breve si giunge ad un bivio con tabelle illegibili (0.25 ore, 620 m circa) #. Si prosegue a sinistra, ora il sentiero prosegue in salita prima tra lecci radi poi sempre più fitti. Il sentiero, sempre molto largo e comodo, continua fino al fosso della Regina (tabella segnavia, 0.50 ore, 800 m circa) #. Si lascia il sentiero principale che prosegue in piano sull'altro versante del fosso e si sale sul fondo del vallone #. In breve si raggiungono le formazioni rossastre delle Lame Rosse (1 ora, 1000 m circa).
Per l'itinerario di andata si torna alla diga (0.45 ore).

Dati tecnici

  • Dislivello in salita (solo andata): 400 m circa
  • Difficoltà: E
  • Orario complessivo A/R: 2.00/3.00 ore
  • Sviluppo A/R: 6 Km circa
  • Segnaletica: bianco-rossa (CAI) + segni rossi e cartelli vari.

La grotta dei Frati da Tribbio

Accesso

Da Tribbio si prende per il piccolo borgo de La Villa. Giunti al paese si devia a destra al bivio dopo la chiesa. Si prosegue per questa strada bianca lasciando alcuni bivi secondari. Dopo circa 2 Km ad un incrocio si prosegue a destra (a sinistra si scende verso Monastero) e si prosegue in piano per un altro chilometro e mezzo fino ad uno slargo dove si parcheggia (590 m circa, 2,5 Km da La Villa).

Relazione

Dallo slargo si prende il sentiero che in piano si inoltra nel bosco. Dopo aver superato un fosso si giunge ad un bivo (580 m circa, 0.10 ore) #. Si lascia sulla sinistra il sentiero che scende alle gole e si prosegue a destra, in leggera salita, fino ad un altro bivio (640 m circa, 0.20 ore). Si prosegue in piano sulla sinistra (a destra la traccia sale verso le Lame Rosse) # ed in breve si giunge alla grotta dei Frati (630 m circa, 0.30 ore).

Dalla grotta dei Frati se si continua verso monte, un esile sentiero percorre una cengia molto esposta e pericolosa (cavo d'acciaio sulla parete) # fino alla grotta dei Partigiani. Qui non è possibile andare oltre, attenzione a non affacciarsi troppo, ci si trova a picco sulla valle.

Dati tecnici

  • Dislivello in salita (solo andata): 50 m circa
  • Difficoltà: E
  • Orario complessivo A/R: 1 ora
  • Sviluppo: 2 Km circa
  • Segnaletica: segni rossi e cartelli vari.

Le gole del Fiastrone da Monastero

Accesso

A Monastero si lascia la strada principale e si scende verso il cimitero del paese dove si parcheggia (658 m).

Relazione

Dal cimitero #, si prende la pista che passa alla sua sinsitra e che prosegue in piano. Giunti ad un bivio si prende a destra (indicazioni e cartello, 675 m) # e si cominica a scendere # in diagonale verso ovest. A quota 583 m si oltrepassa un fosso e si continua sull'altro versante. Sisupera un crinale e dopo aver traversato una radura si rientra nel bosco dove si riprendere a scendere più decisi. Alcuni brevi tornanti e si è sul fondo della valle ad un bivio (cartelli, 500 m circa, 0.45 ore) #.
Si continua a sinistra tenendosi sul fondo della valle (a destra si prosegue per la grotta dei Frati). Da qui inzia una serie di guadi sul torrente Fiastrone # fino all'imbocco della stretta e suggestiva forra dove per proseguire occorre camminare sul fondo del fosso (1 ora).

Il ritorno per lo stesso itinerario.

Dati tecnici

  • Dislivello in salita (andata e ritorno): 160 m circa
  • Difficoltà: E
  • Orario complessivo A/R: 2.00/3.00 ore
  • Sviluppo: 8 Km circa
  • Segnaletica: bianco-rossa (CAI) + segni rossi e cartelli vari.

L'anello del Fiastrone

Accesso

Parcheggiare nello spiazzo a valle della diga (650 m circa).

Relazione

Si attraversa la diga quindi si percorre una breve galleria e poi un sentiero che giunge ad un incrocio con la strada brecciata che viene da Ruffella.
Si prosegue a destra sulla strada che in leggera discesa si inoltra tra i lecci e, dopo aver superato un crinale, entra nella valle di Nicola. Si oltrepassa un fosso (615 m) e in breve si giunge ad un bivio (0.25 ore, 620 m circa). Si prosegue a sinistra, ora il sentiero prosegue in salita prima tra lecci radi poi sempre più fitti. Il sentiero, sempre molto largo e comodo, continua fino al fosso della Regina (0.50 ore, 800 m circa). Si lascia il sentiero principale che prosegue in piano sull'altro versante del fosso e si sale sul fondo del vallone. In breve si raggiungono le formazioni rossastre delle Lame Rosse (1 ora, 1000 m circa). Ridiscesi al bivio si riprende a sinistra il tracciato principale, si oltrepassa un punto panoramico # e quindi si continua lungamente immersi nel fitto bosco. In leggera salita si superano diversi fossi fino ad un netto bivio (cartello indicatore, 830 m circa, 1.45 ore) #. Qui inizia una lunga e ripida discesa a tratti non proprio agevole. Sempre nel bosco con numerosi tornanti si scende rapidamente (segni rossi) fino ad un netto bivio con il sentiero pianeggiante che proviene da Tribbio (640 m circa, 2.15 ore).
A destra in breve si è alla grotta dei Frati (vedi itinerario precedente, 630 m circa, 2.25 ore).

Dalla grotta si torna indietro fino al precedente bivio. Si continua a destra in piano, si oltrepassa un primo bivio sulla destra e si raggiunge un bivio successivo (cartelli indicatori, 580 m circa, 2.45 ore).
Prendere a destra (a sinistra si va verso Tribbio) dove il sentiero inizia a scendere velocemente fino a raggiungere il fondovalle (segni rossi sulle piante) dove si guada il torrente (480 m circa, 2.55 ore). Si risale la stretta valle e dopo numerosi guadi si giunge all'imbocco della stretta forra dove è obbligatorio passare sul greto del torrente.
Oltre la gola si continua ancora per un tratto fino a prendere una traccia che sale sulla sponda destra del Fiastrone in prossimità del fosso della Regina. Il sentiero sale ripido nel bosco fino ad incrociare una pista semipianeggiante che riporta al bivio nella valle di Nicola dove eravamo passati all'andata. A sinistra in breve si torna alla diga (4.30 ore).

Dati tecnici

  • Dislivello complessivo: 700 m circa
  • Difficoltà: EE
  • Orario complessivo: 5/6 ore
  • Segnaletica: bianco-rossa (CAI) + segni rossi e cartelli vari.

La grotta dei Frati

Si tratta di una cavità naturale a picco sulle gole del Fiastrone. Abitata inizialmente da frati Benedettini intorno all'anno 1000, divenne poi presidio di frati Clareni nel XIII secolo. Rimase luogo di culto e di vita monastica fino a metà del 1600 quando fu abbandonata. Oggi la struttura è stata restaurata e può essere visitata facilmente. Appena si entra sulla sinistra c'è un altare alla cui base sono state deposte preghiere ed ex-voto, davanti invece, delimitato da una transenna in legno, c'è una cisterna per l'acqua. All'inteno invece un arco ogivale con cuspide trinagolare e a sinistra di questo un piccolo presepe. Il tutto ricorda l'austerità e la semplicità della vita monastica ed eremitica finalizzata ad una spiritualità più alta.

Poco prima della grotta principale si trova una piccola cavità chiamata grotta dell'Asino, attualmente ci sono depositati attrezzi da lavoro. Oltre la grotta, verso monte, il sentiero continua a picco sulla valle (sconsigliato a chi soffre l'altezza) e raggiunge un'altra cavità. Qui nel 1944 si rifugiarono alcuni partigiani. La zona infatti fu teatro di diverse battaglie e rastrellamenti da parte dell'esercito nazista durante la ritirata verso nord. A Montalto i nazifascisti uccisero 26 tolentinesi (per ulteriori informazioni wikipedia).

In definitiva si tratta di un eremo di dimensioni notevoli, abitato da numerose persone, sicuramente la sorgente nei pressi della cisterna era molto più attiva di oggi. Tutto intorno dovevano esserci orti e piante da frutto.

Attualmente vi vengono celebrate tre messe l'anno: il lunedì dell'Angelo, la prima domenica di Ottobre ed il giorno di Santo Stefano. L'itinerario più breve per giungere qui è da Montalto, per una strada bianca che termina a poco più di un chilometro dalla grotta.

Scheda - Grotta dei Frati
Scheda - Grotta dei Frati
Scheda - Grotta dei Frati
Scheda - Grotta dei Frati
Scheda - Grotta dei Frati
Scheda - Grotta dei Frati
Scheda - Grotta dei Frati
Scheda - Grotta dei Frati
Scheda - Grotta dei Frati
Scheda - Grotta dei Frati
Scheda - Grotta dei Frati
Scheda - Grotta dei Frati

Foto tratte da logo flickr Flickr (Antonio Palermi)


Il lago di Fiastra

La costruzione della diga è iniziata nel 1950 ed è durata 4 anni. L'invaso ha una capacità di 20 milioni di metri cubi ed è finalizzato alla produzione di energia elettrica. La centrale viene raggiunta dalle condotte forzate dopo un percorso di circa 9 chilometri ed un salto di oltre 300 m (centrale di Valcimarra). La diga ha un'altezza di 87 metri per una lunghezza di 254, il lago di Fiastra è il più grande delle Marche. D'estate numerosi sono i bagnanti che si riversano su queste acque.

Schede - Lago di Fiastra
Schede - Lago di Fiastra
Schede - Lago di Fiastra
Schede - Lago di Fiastra
Schede - Lago di Fiastra
Schede - Lago di Fiastra
Schede - Lago di Fiastra

Foto tratte da logo flickr Flickr (Antonio Palermi)

Bibliografia
  • Parco Nazionale dei Monti Sibillini le più belle escursioni - SER
  • I Sentieri del Silenzio - SER
Cartografia
  • Monti Sibillini 1:25.000 - SER
  • Atlante dei Monti Sibillini 1:25.000 - SER
  • Monti Sibillini 1:25.000 - Ed. Multigraph

Immagini