Colle Pelato è un bellissimo balcone panoramico su tutta la catena del Gran Sasso e oltre. Per arrivarci ci sono varie alternative, dal versante nord si può salire da Flamignano oppure da Aquilano ma, in entrambi i casi, occorrerà percorrere un itinerario non proprio gradevole. In questa zona i sentieri sono quasi scomparsi per lasciare posto a numerosissime strade sterrate usate per la raccolta della legna. Il problema è che una pista creata per un cingolato non sempre si adatta al percorso di un escursionista. Tutto questo versante è coperto da boschi che, vista la quota, sono composti da numerossime specie arboree, anche dall'abete bianco che proprio qui ancora resiste in un piccolo nucleo: la Selva degli Abeti.

Proprio per compensare questa "overdose" di bosco la discesa che proponiamo, per un tratto, si svolge lungo un dolce crinale erboso che permette di godere del panorama per un tempo più lungo, il Colle dei Prati Mignari. Da qui la vista sul Paretone del Gran Sasso e sulla sottostante valle Siciliana è spettacolare.
Questo territorio è sottoposto ad una forte pressione per la costruzione di una strada che dovrebbe completare il Periplo del Gran Sasso", un progetto che a detta dei suoi fautori, dovrebbe portare svilluppo in quest'area. E' indubbiamente vero che le strade a volte portano benessere e sviluppo ma che è altrettanto vero che da sole, spesso, non servono a nulla se non ad alterare un paesaggio.

Interessante, dal punto di visto botanico e storico, la piccola macchia di abeti alle pendici del Colle. La "Selva degli Abeti" è uno dei pochissimi (tre) boschi di abete bianco presenti nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, gli altri sono ubicati sulla Laga. Ormai quasi estinto, l'abeto bianco è tipico del nostro territorio ed è spontaneo. Slanciato, maestoso e molto alto (può arrivare a 50 metri di altezza e 3 di diametro), proprio per queste sue qualità è stato decimato dall'industria del legname. Il suo areale è in lento ma costante restringimento forse anche per le variazioni climatiche, speriamo che in questi monti rimanga il più a lungo possibile anche con l'aiuto e la valorizzazione che il Parco può imporre.

Il percorso descritto non è per tutti, specialmente nella seconda parte (la discesa), poichè non sempre segue un sentiero ben visibile ed occorre quindi una certa esperienza per trovare la giusta traccia. La salita è quasi interamente su piste create per il taglio dei boschi, la segnaletica è varia (segni cai, rossi, celesti, gialli, ecc) ma generalmente scarsa, nei bivii sono presenti dei cartelli indicatori ma, l'ultimo posto a 1200 m riporta una quota errata. Se un escursionista seguisse le indicazioni riportate non giungerebbe mai in cima. Anche le carte topografiche non sono esatte. Sembrerebbe che coloro che realizzano opere per aiutare i camminatori giocassero alla caccia al tesoro aggiungendo difficoltà sul percorso. In realtà c'è troppa improvvisazione e incompetenza nella gestione delle reti sentieristiche, ancora non riusciamo ad avere una segnaletica sufficiente ed omogenea e questo vale qui come nelle altre catene montuose dell'Appennino Centrale. Ultimamente qualcosa sta migliorando ma ancora siamo lontani dagli standard a cui ci hanno abituato le regioni settentrionali.

Un panorama bellissimo su un percorso mediocre.

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Accesso

Giunti al paese di Flamignano parcheggiare nei pressi di un ponticello sulla strada principale (580 m). Oppure, se si vuole abbreviare di poco il percorso, seguire le indicazioni per Masseria Corelli (bivio poco prima di Flamignano venendo da Tozzanella) e parcheggiare al bivio (cartelli indicatori, 660 m).

Salita

Da Flaminano (580 m circa) si scende sulla stradina che passa sotto il ponticello (cartello indicatore, sentiero 202 #)ed entrati nel paese si devia a sinistra per passare sulla piazzetta davanti alla chiesa dove c'è una fontana #. Si continua a salire ed in breve si raggiunge la strda asfaltata che, verso destra, giunge alla Masseria Corelli. Al bivio per la masseria (cartelli, 660 m circa #) si continua dritti su strada bianca #. Questa sale per circa 1 Km e termina in uno slargo # dove arriva anche il percorso che sale da Aquilano (sentiero 204, 755 m #). Da qui la strada diventa pista sterrata # e, verso sinistra entra nella valle. Dopo poco si incrocia un netto bivio (862 m #), si prosegue dritti (sentiero 204), a destra è il sentiero 202 che si percorrerà al ritorno. Ancora un altro tratto quindi altro bivio # dove, verso sinistra, si entra nel bosco e, in lieve discesa, si attraversa il fosso di San Marano (910 m circa, 1.00 ora #). Giunti sull'altra sponda del fosso si prosegue per pochissimo e intercettata una pista si sale nettamente a destra (ometti e vernice sugli alberi # #) su tracce di sentiero che diventano subito più nette, nel fitto bosco di abeti #, fino ad incrociare una nuova pista (985 m # ). Si continua su questa stradina che sale tra il fitto bosco misto per un lungo tratto. Arrivati a quota 1200 m circa si incrocia una pista orizzontale. Qui un cartello indica a sinistra mentre occorre andare a destra, verso il fosso #. Un primo tratto pianeggiante poi si continua a salire nella faggeta fino a sbucare su una vasta radura (1400 m circa #). Si costeggia il fosso fino ad incrociare una pista che viene da destra, in prossimità di un grosso masso #. Prendere a sinistra su una esile traccia che in breve entra nel bosco e diventa più netta. Quando il sentiero termina proseguire dritti o leggermente verso destra fino ad uscire sulla cresta finale che, verso destra in breve ci permette di raggiungere la croce di vetta # a picco sulla valle (1614 m, 3.00 ore).

Discesa

Dalla cima del Colle Pelato si scende tenendosi sul versante nord #. Subito di intercetta un netto sentiero che in piano raggiunge una selletta e quindi risale tra il fitto bosco. La traccia non è sempre chiara ma basta tenersi nei pressi della cresta fino ad uscire sui prati del Montagnone (1682 m, 0.30 ore). Raggiunti i primi prati scendere verso destra e seguire le radure # fino a raggiungere il crinale del Colle dei Prati Mignari #. Un sentiero e una strada percorrono il facile crinale # fino a q. 1400 m circa dove è meglio lasciare la pista e per boschi scendere rapidamente un ripido costone fino ad intercettare una pista, nei pressi della Cima di Sportella (1339 m, 1.30 ore). Seguire la monotona pista verso sinistra fino ad un bivio (cartello, 1062 m, 2.00 ore #). Qui si prende un sentiero che verso destra scende lentamente tra un fitto bosco. La traccia non è sempre agevole (un po' di arbusti) e termina al bivio incrociato all'andata (862 m, 2.20 ore). Per la strada percorsa in salita si torna al paese (3.00 ore).


tracciato escursione da Falmignano a Colle Pelato

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Dati tecnici

  • Dislivello complessivo: poco più di 1200 m
  • Difficoltà: EE
  • Orario complessivo: 6.00/7.00 ore
  • Sviluppo complessivo: 15 Km circa
  • Segnaletica: segni di vernice vari # # # # # #, cartelli indicatori ai bivii
Bibliografia
  • Gran Sasso le più belle escursioni - Società Editrice Ricerce

Cartografia

  • Carta 1:25000 Gran Sasso - CAI Sezione di L'Aquila
  • Carta 1:25000 Gran Sasso - SER (Società Editrice Ricerche)
  • Carta 1:25000 Gran Sasso - Edizioni Il Lupo

Immagini