La Majella, verso sud, piano piano si rimpiccolisce, sia in larghezza che in altezza e termina con un'ultima propaggine: il Monte Porrara. Affilato e lungo può essere precorso da sud a nord con una bellissima traversata che inizia dalla (ex) stazione ferroviaria di Palena, sul valico della Forchetta, e termina a Campo di Giove. Un percorso molto panoramico, vario e di grande soddisfazione. Naturalmente occorre avere due auto oppure affidarsi al buon cuore di qualche automobilista per effettuare la traversata ma, anche se non fosse possibile compierla per intero, varrebbe sicuramente la pena salire in cima a questo monte e tornare sui propri passi. Da evitare nelle giornate molto calde, la salita è esposta perfettamente a sud e il sole potrebbe rappresentare un problema. Dalla vetta è un susseguirsi di saliscendi con un colpo d'occhio sulle valli laterali veramente notevole, qualcuno ha detto a 720° perchè occorre girare su se stessi almeno due volte per guardare con un minimo di attenzione tutto l'ambiente circostante.

L'escursione inizia proprio sopra un inghiottitoio "I Quarti", una zona naturalistica protetta abitata da tritoni, il percorso si snoda poi lungo la cresta senza grosse pendenze, il primo tratto in un bosco misto a prevalenza di faggi poi su prati. Il sentiero è ottimamente segnato con segni bianco-rossi e ometti di pietra, una segnatura molto sobria ed essenziale anche perchè la traccia è sempre ben visibile, il tratto della cima del Monte Porrara al Guado di Coccia è il tratto più bello e panoramico e presenta brevi passaggi esposti e a picco sulle valli sottostanti. A destra quella del fiume Aventino, un corso d'acqua che dopo circa 45 Km confluisce nel Sangro.
Un'escursione vivamente consigliata.

Dai un voto a questo itinerario:
4.3 di 5 (22 Voti)

Accesso

A circa 500 m dalla stazione di Palena, verso Campo di Giove, si parcheggia su uno spiazzo con un cartello turistico che descrive "I Quarti" #.

Salita

Pochi metri avanti inzia il sentiero indicato con un paletto di legno (1265 m circa #). Il sentiero, indicato con la lettera P, sale nel bosco con alcuni zig-zag# fino a raggiungere il crinale dove diventa meno ripido #. Sempre molto evidente, la traccia segue la larga cresta alternando brevi radure a macchie di alberi. Senza problemi si superano un paio di brevi risalti # # quindi per una facile cresta # si giunge in cima al monte con l'immancabile croce (2137 m, 1.45 ore #).

Discesa

Dalla vetta si continua per la netta cresta # che, dopo una ripida discesa #, prosegue lungamente con diversi saliscendi # #. A quota 1940 m circa, proprio sopra dei casaletti diruti #, ad una selletta, si lascia la cresta e si scende in direzione dei casaletti (destra). Proprio davanti ai ruderi # si devia nettamente a sinistra e si prosegue per il sentiero che passo sotto cresta, lungo il versante. Senza problemi si riprende il crinale ad una sella e si raggiunge quindi il Guado di Coccia (1674 m, 1.15 ore). Dalle costruzioni presenti sul Guado si scende lungo il vallone e ci si tiene a destra per prendere un sentiero che entra nel bosco. Alcuni tornanti permettono di perdere quota quindi, con un lungo traverso, si scende fino al fondovalle dove con una pista sterrata si arriva nei pressi del cimitero di Campo di Giove (1064 m, 2.10 ore).


tracciato della traversata dalla stazione di palena a campo di giove per il monte porrara

Dati tecnici

  • Dislivello: 1000 m circa in salita, oltre 1300 in discesa
  • Difficoltà: E
  • Orario complessivo: 3.30/4.30 ore
  • Sviluppo complessivo: oltre 12 Km
  • Segnaletica: segni bianco-rossi # e ometti di pietra #, sentiero indicato con la lettera P #.
Bibliografia
  • Majella le più belle escursioni - Società Editrice Ricerce

Cartografia

  • Atlante 1:25000 - Società Editrice Ricerche
  • Carta 1:25.000 - CAI Chieti
  • Carta 1.25000 - Ed. Il Lupo

Immagini