In una bella giornata Settembrina, accompagnati da due disponibilissimi soci della sottosezione CAI di Arsita, Cristian e Renzo, abbiamo visitato le gole dell’Inferno Spaccato; un itinerario poco conosciuto situato nella zona prossima ai versanti settentrionali dei monti Tremoggia, Coppe e Siella (Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga). L’escursione non presenta difficoltà di orientamento eccetto il raggiungimento con l’auto del punto di partenza, mentre per la parte tecnica, nel tratto interno alle gole, occorre superare qualche ostacolo con brevi passaggi di primo grado. La gola è lunga circa 100 metri ed è molto suggestiva. Tra pareti alte decine di metri il canyon a tratti è largo solo alcuni metri.

Il sentiero, completamente ripulito intorno al 1994 dal CAI di Arsita è evidente, agevole e ben segnato; la sua direzione è SSO. Non distante dal punto di partenza si apre un bel panorama con i versanti NE dei monti Siella, Coppe, Tremogge e Camicia (da sx a dx). Il toponimo e la localizzazione non sono riportati su nessuna carta topografica.
La giornata si è degnamente conclusa con un pranzo davvero notevole come qualità (e quantità!) al ristorante Perino di Arsita, dove abbiamo potuto assaggiare (si fa per dire) alcuni piatti tipici, tra cui il Coatto (pecora alla callara).

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Accesso

Da Arsita (TE) ci si dirige con l’auto in direzione Sud (Castelli) fino alla Contrada Figlioarsita. Le coordinate GPS el luogo fdi partenza sono: Latitudine: 42.4655492 - Longitudine: 13.7635660. Il sentiero parte a quota 682 m, con indicazioni evidenti al suo imbocco (sentiero n. 248). L'itinerario ha come meta finale il nevaio del Gravone.

Relazione

Dalla partenza si segue il sentiero senza problemi e, a q. 780 m circa, si incontrano due incroci consecutivi: occorre tenersi sempre a destra, seguendo i segni. A 880 m si devia a sinistra per la sorgente di San Giovanni, che si raggiunge dopo circa 150 metri (dal bivio). La sorgente, non sempre attiva, forse alimentata dal Gravone, è molto considerata dagli abitanti di Arsita, qui infatti nel periodo del solstizio di Giugno, la ProLoco, in collaborazione con la locale sottosezione CAI, organizza una manifestazione dedicata proprio a questa fonte: in passato nella notte di San Giovanni, si svolgeva un rito pagano (giunto sino alla nostra epoca e poi mischiatosi con la tradizione cattolica) in cui venivano praticati riti tesi ad allontanare o distruggere gli influssi malefici. Questo perché l’acqua della sorgente veniva e viene definita dai notevoli poteri apotropaici.
Tornati sul sentiero principale, a 885 m si devia a destra per raggiungere le sorgenti del fiume Fino. Il bivio è prossimo a quello per la sorgente di San Giovanni. La sorgente del fiume Fino (910 m) si raggiunge dopo circa 250 metri dal bivio; sgorga praticamente dalla terra, più o meno al di sotto di un faggio.
Tornati di nuovo sul sentiero principale. Si riprende a salire in direzione Sud-Ovest. A quota 1060 m si incontra un crocevia (Pietra Rotonda) dove occorre procedere dritti per le Gole, mentre girando a destra si va in direzione Rigopiano, Castelli, Nevaio Gravone. Da questo crocevia i segnali iniziano ad essere giallo-rossi.
Ad quota 1080 m si incontra una struttura di roccia chiamata Mirrocina; dopo, a circa 1135 m il sentiero prende una ripida breve discesa e dopo pochi minuti, seguendo il sentiero, si giunge in prossima di un’altra falesia dove finalmente si potrà scovare l’ingresso della Gola dell’Inferno Spaccato (cartello indicatore). Occorre fare attenzione, in quanto la roccia nasconde bene l’ingresso della gola, per entrare nel quale occorre eseguire qualche contorsionismo.


tracciato escursione arsita gole dell'inferno spaccato

Dati tecnici

  • Difficoltà: E
  • Dislivello complessivo: 450 m circa
  • Orario complessivo: 3.00/4.00 ore
  • Sviluppo: 5 Km circa
  • Segnaletica: segni bianco-rossi (sentiero 248) per gran parte del percorso, giallo-rossi nella parte finale dell'itinerario.

Cartografia

  • Carta 1:25000 Gran Sasso - CAI Sezione di L'Aquila
  • Carta 1:25000 Gran Sasso - SER (Società Editrice Ricerche)
  • Carta 1:25000 Gran Sasso - Edizioni Il Lupo

Immagini