Ci sono itinerari che pur presentando un grande potenziale scialpinistico, raramente offrono le condizioni adatte per essere percorsi. I versanti sud del gruppo del Velino-Cafornia ne sono un buon esempio: le quote di partenza basse, le esposizioni sfavorevoli e la ripidità dei pendii fanno si che o la neve non sia abbastanza o siano pericolosamente carichi. Quando però le condizioni raggiungono quel raro equilibrio tra innevamento e stabilità del manto, sono possibili itinerari di grande soddisfazione. La salita diretta da sud al Velino da Rosciolo, frazione di Magliano dei Marsi , per la via normale estiva e la discesa per il Vallone dell’Orso costituiscono una gita da non lasciarsi sfuggire.

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Salita

Il percorso di salita coincide in larga misura con l’itinerario estivo: si lascia l’auto nei pressi della chiesetta di S. Maria in valle Porclaneta, a Rosciolo, nel comune di Magliano dei Marsi. Si segue per poche decine di metri il sentiero che sale verso Passo le Forche e poi i bolli giallo rossi del sentiero estivo che comunque sono visibili anche su suolo innevato ( se fossero sepolti al punto di non esserlo, forse avete scelto condizioni non idonee!!). Si risale comodamente il versante dapprima su pendii dolci poi man mano più ripidi verso il lato sx orografico del vallone di Sevice, superando un piccolo tratto boscoso. Sbucati nel Vallone potete, o seguire ancora il sentiero estivo rimontando i pendii superiori della Rava di Peschio Capraio toccando a quota 1930 circa la fontana di Sevice (probabilmente sepolta dalla neve in condizioni di innevamento normale), o più vantaggiosamente seguire il fondo del Vallone di Sevice stesso fino alla selletta dei Cavali, quota 2130 circa, dove giunge anche la normale estiva. Poco oltre vi e la Capanna di Sevice, Rifugio del Gruppo escursionisti Velino di Magliano dei Marsi cui rivolgersi per eventuale disponibilità del rifugio stesso. Dalla selletta si risale il pendio tra M. Sevice e Costignillo, sbucando in vista della piramide sommitale del Velino. Un ultima discesa di qualche decina di metri lasciandosi sulla sinistra la testata della Valle dei Briganti per poi risalire la spalla finale che porta in vetta, quota 2487.

Discesa

Con alle spalle l’enorme croce di vetta si punta verso sud-ovest ( destra) e l’ampio pendio sottostante; la comba ampia che si trova ancora più a destra conduce al vallone della Chiave, sbarrato da un salto di roccia quasi mai coperto. Tenersi invece sul pendio aperto sotto la vetta e scendere seguendo il miglior innevamento. Il vallone si fa più netto verso quota 2000, supera un paio di comode e divertenti strettoie e prosegue mai ripidissimo verso valle. In base all’innevamento presente potreste dover togliere gli sci prima della fine del vallone stesso; in ogni caso a quota 1350 una indicazione dipinta su un grosso masso segnala l’intersezione con una debole traccia che verso destra riporta verso il punto di partenza. Senza traccia obbligata e scendendo alla meglio tra radi boschetti e radure si punta in direzione ovest e si raggiunge quindi l’auto.


tracciato monte velino da rosciolo

Dati tecnici

  • Dislivello: 1550 m circa
  • Difficoltà: BS
  • Orario complessivo: 5.00/6.00 ore

Foto di Mario Diotiallevi


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