Quando da Posta si sale verso Leonessa, sulla sinistra scorrono numerose cime tra cui spicca il Monte di Cambio. Tutto il versante settentrionale di questa montagna è coperto da un fitto bosco e solo le zone in prossimità delle vette sono sgombre da alberi. Se anche a voi viene la tentazione di salire per queste valli sappiate che qui vince l'aspetto riflessivo-contemplativo (vedi itinerario precedente qui) su quello sportivo-atletico. La sciata, anche se per brevi tratti piacevole, è limitata e poco interessante. Almeno per quello che riguarda l'escursione che inizia da Piedelpoggio, nei pressi di Leonessa. Sicuramente il versante migliore del Cambio (per lo scialpinismo) è quello opposto, cioè quello che si può affrontare salendo da Fontenova. Detto questo bisogna dire che fatto come è capitato a noi, con mezzo metro di neve polverosa, non è stato per niente male però con una variante, salendo cioè verso il Colle Prato Pecoraro.

Il versante nord di questa montagna è solcato da diversi canali molto valangosi e quindi per poter salire con un buon margine di sicurezza è bene partire da Piedelpoggio. Questo piccolo borgo si trova abbastanza distante dalla cima e l'itinerario di salita si svolge prevalentemente in un fitto bosco di faggi (Macchia Grande e Macchia Porana). Un lungo tratto abbastanza monotono e non facile da trovare se non fosse per i classici segni bianco-rossi del CAI. Senza questi segnavia sarebbe molto difficile orientarsi e seguire la traccia giusta che peraltro compie diversi saliscendi. Usciti dal bosco si continua comunque a obliquare, fino in vetta al Cambio.
La discesa, se ricalca la traccia di salita, è poco interessante per cui si può introdurre una breve variante: la salita verso il Colle Prato Pecoraro. Per raggiungere questa altura occorre rimettere le pelli per un centinaio di metri di dislivello ma poi è possibile scendere dritti tra radure e boschi meno fitti che permettono di sciare abbastanza agevolmente.

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Accesso

Giunti all'entrata del paese di Piedelpoggio, si continua fino al campo sportivo dove si parcheggia nei pressi di un'edicola e di una capannina informativa.

Relazione

Dal bivio # con l'edicola (940 m circa #) si segue la stradina che inizia sulla destra (indicazioni per Prato Pecoraro #). La pista si snoda nel bosco e poco dopo incrocia una strada (990 m circa). La si oltrepassa e si continua, sempre su pista, # fino ad un altro bivio (1090 m circa). Si segue il ramo di sinistra e dopo circa 3/4 d'ora si raggiunge un fontanile # (sulle carte IGM è indicato come fonte del Pero, sul luogo invece è indicata come fonte C.E.S. # - 1250 m, 0.45 ore). Facendo attenzione ai segnavia bianco-rossi # si traversa lungamente nella faggeta e dopo alcuni saliscendi si esce finalmente dal bosco a quota
Ci si tiene sulla destra e si risale il pendio fino a raggiungere l'ampio crinale (1800 m circa, 2.15 ore). Si continua a traversare verso sinistra per un taratto pianeggiante quindi si rimonta il versante ovest fino in cima al Monte di Cambo (2081 m, 3.00 ore).
Dalla cima si ridiscende superando il monte Costa Acera (1791 m) fino alla Forca dei Faggi (1727 m) quindi si rimettono le pelli e ci si tiene sul margine del bosco fino a raggiungere l'altura quotata 1844 m sulle carte ma senza nome, una cima molto panoramica con una bella veduta sul monte Terminillo e la sottostante Vallonina.
Da qui si scende tenendosi sulla destra, al margine del bosco. Con alcuni traversi verso sinistra si sfruttano delle radure che permettono di scendere rapidamente. Ancora il lieve traverso verso sinistra e, oltrepassato un marcato fosso, si incrociano le tracce fatte in salita. Per queste fino al paese.


tracciato di scialpinismo da piedelpoggio al monte di cambio

Dati tecnici

  • Dislivello complessivo: 1250 m circa
  • Difficoltà: MS
  • Orario complessivo: 4:30/5:30 ore ore
  • Sviluppo in salita: 10 Km circa
  • Esposizione: ovest e nord
Bibliografia
  • La Montagna Incantata Vol. 2 - Luca Mazzoleni
Cartografia
  • Carta 1:25000 - Gruppo dei Monti Reatini - CAI sezione di Rieti

Immagini