La classica delle vie facili. Aperta da Fabrizio Antonioli, Francesca Colasanti e Dario Mantoan nel 1982 supera la splendida placconata della parete nord-est della prima Spalla sfruttando le numerose clessidre presenti, senza far uso di chiodi. Sicuramente una delle più belle vie poco impegnative del Gran Sasso, molto ripetuta.

Informazioni

La roccia è sempre ottima, la discesa può essere a piedi oppure in doppia lungo la via. A piedi si può scendere per la parete nord del Corno Piccolo (canale di mezzo) oppure per la normale al Cotno Piccolo. Altre alternative di discesa sono: dalla vetta del Corno Piccolo per il canale delle monnezze. Attualmente in loco sono presenti alcuni cordoni di sosta, alcuni con maglia rapida per la discesa in doppia. Materiale consigliato: 6 rinvii e diversi cordini/fettucce per le numerose clessidre presenti.

L'arrampicata è quasi completamente su placca, massimo IV.

Accesso

Si segue il sentiero Ventricini fino alla prima sella. Qui si lascia il sentiero e si prende una traccia che sale ripida verso la base della prima spalla.

Obliquando leggermente verso sinistra ci si porta sul lato estremo della spalla e, sempre per tracce di sentiero, si giunge alla base del grosso e inciso canale che delimita il versante della Spalla.

Relazione

Qualche metro a destra del fondo del canale, per facili paretine, si sale obliquando leggermente verso destra fino ad una clessidra con cordone e maglia rapida.

Si continua quasi sempre dritti, per 4 tiri fino ad un leggero strapiombo che si affronta alla sua destra (ch.).

Oltre le difficoltà sono terminate e per facili placche si arriva sulla cima della spalla.

  1. 60 m, I e II
  2. 55 m, III+
  3. 35 m, IV-
  4. 35 m, III+
  5. 60 m, IV, 1 ch.
  6. 60 m, II

Svil. 275 m (dalla base)

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Immagini

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