Il monte Sirente ha una conformazione molto caratteristica, il versante meridionale è dolce e senza grosse pendenze mentre quello settentrionale è contraddistinto da verticali pareti rocciose solcate da profondi e ripidi canali. Questi valloni sono un terreno di gioco eccezionale per gli amanti dello scialpinismo, qui la neve rimane a lungo, i dislivelli nono sono banali e gli itinerari offrono difficoltà per tutti i gusti. Il canale più famoso e frequentato è il canale Maiori (o valle Inserrata, Canale Maiori) seguito dalla valle Lupara, meno impegnativa del precedente ma con qualche problema di orientamento nel tratto del bosco. Andando più a sud ci sono poi i canali della Neviera, più isolati e incassati e con un dislivello minore. L'anello proposto, salita per la Neviera e discesa per la valle Lupara, è tra i più belli della zona. In salita l'ambiente selvaggo e isolato della Neviera offre scorci paesaggistici molto intensi mentre in discesa l'aperta e solare valle Lupara permette di sbizzarrirsi con tutti i tipi di curva preferiti.
Per quanto riguarda periodo e attrezzatura va detto che possono essere necessari i ramponi per affrontare l'ultimo tratto di salita e che normalmente la stagione più adatta è la tarda primavera quando il manto nevoso è stabile; gli alberi sradicati alla base dei canali lasciano pochi dubbi sulla valangosità del luogo. Un altro aspetto di cui tenere conto è l'orientamento, sulle carte il sentiero n. 15, che permette di raggiungere la base della Neviera, è segnato in modo errato inoltre in discesa dalla valle Lupara se non si trovano i bolli gialli si può vagare un po' nel fitto bosco di faggi. Il termine "Neviera" si ritrova in molte località dell'Appennino; fino all'avvento del frigorifero era uso comune accumulare la neve in doline o buche durante la primavera per poterla poi rivendere come ghiaccio in estate. Le pareti rocciose che contraddistinguono questo versante sono solcate da numerosi itinerari alpinistici e non è raro veder "sbucare" sulle creste delle cordate che erano impegnate su queste balze. Dalla cima del Sirente (raggiungibile facilmente da sud Val d'Arano) il panorama spazia a 360° con un vista particolare sulla sottostante Piana del Fucino costellata di riflessi provenienti delle numerose serre. Un itinerario di grande soddisfazione.
Accesso
Lungo la strada che congiunge Rocca di Mezzo a Secinaro (S.P. 11 Sirentina) si parcheggia al Km 11,5 nello slargo davanti ad un ostello chiuso di fronte all'area pic-nic Fonte all'Acqua (ex Chalet diruto ).
Salita
Dal parcheggio (1170 m circa ) si segue la pista che inizia subito a destra dell'ostello (sentieri 15 e 18 ). Dopo un breve tratto si raggiunge un bivio (1228 m ). Prendere a sinistra (la pista di destra conduce al canale Maiori) e, tenendosi sempre sul fondo del fosso continuare nel fitto bosco di faggi della valle del Condotto. Dopo circa 10 minuti si raggiunge il bivio dove si biforcano e sentieri 15 e 18. Prendere a destra (sentiero n. 15, 1300 m circa, 0:15 ore). Il sentiero sale dritto nel bosco, dopo un breve tratto (1350 m circa) si attraversa una pista orizzontale e si continua in salita sempre seguendo i segnavia bianco-rossi. A quota 1382 m, altro netto bivio. A destra i bolli gialli indicano il percorso per la valle Lupara mentre dritto i segni bianco-rossi indicano la direzione per la Neviera. Si continua seguendo quest'ultimi e ci si tiene prevalentemente sul fondo di un fosso . Superati i 1600 m si comincia ad obliquare verso sinistra fino ad uscire dal bosco, a quota 1800 m, sulle radure alla base della Neviera (1:15 ore, bellissimo colpo d'occhio sul Torrione della Neviera). Qui si entra nel fondo del canale e lo si segue, tenendosi prevalentemente sul suo fianco destro, fino in cresta (2221 m, 2:30 ore); l'uscita del canale è abbastanza ripida e può richiedere l'uso dei ramponi. E' possibile uscire anche sulla sinistra ad una biforcazione poco sotto la cima ma anche qui può essere necessario l'uso dei ramponi. Il terreno diventa pianeggiante e, verso destra, dopo una breve traversata, si raggiunge la sella sulla testata della valle Lupara (2210 m). Si riprende a salire e si raggiunge l'ultimo tratto di cresta (a destra si trova l'attacco per il canale Maiori o valle Inserrata) che senza grandi pendenze termina sulla croce di vetta del monte Sirente (2348 m, 3:00 ore ).
Discesa
Si ripercorre il tratto di cresta fino all'imbocco della valle Lupara che può avvenire dalla parte alta (più ripido) oppure dalla sella di q. 2210. Una volta dentro la valle si scende fino al margine del bosco (segni di valanghe, 1800 m). Ci si tiene sul fianco destro e per radure si percorre un altro breve tratto. Dove il bosco inizia ad essere più fitto (1650 m) è possibile scegliere tra due opzioni: si traversa verso destra (bosco) e si riprende la traccia percorsa in salita (1600 m), oppure si prosegue ancora dritti fino a trovare i bolli gialli che, verso destra, si ricongiungono al percorso a quota 1382 m. Per l'itinerario percorso in salita si torna al parcheggio e alla invitante Fonte all'Acqua ottimo refrigerio per i piedi .
Dati tecnici
- Difficoltà: BS
- Dislivello: 1200 m circa
- Orario complessivo: 4:30/5:30 ore
- Sviluppo in salita: 8 Km circa
- Esposizione: nord-est
Bibliografia
- La Montagna Incantata Vol. 2 - Luca Mazzoleni
- Tracce di sci in Appennino - Luigi Filocamo e Valentino Di Salvo
- Gruppo del Velino Sirente - Itinerari di scialpinismo - Claudio Persio - CDAA
Cartografia
- Carta 1:25000 - Velino-Sirente - Ed. IL Lupo
- Carta 1:25000 - Gruppo del Velino Sirente - CAI Delegazione Regionale Abruzzese