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Dritta, ripida, sostenuta, lunga. Questi in sintesi gli aggettivi che riguardano la Rava del Ferro, uno dei canali che incidono profondamente il versante occidentale della Majella e che da Lama Bianca sale dritto fino al crinale che separa il monte Amaro da Pesco Falcone. Molto frequentata, è una classica del gruppo e va affrontata solo con condizioni di neve ben assestata. La rava, dalla base, ha un dislivello di poco superiore ai 1100 m, a questo va aggiunto però un tratto variabile di strada che dipende dalle condizioni della neve. In genere accumoli generati dal vento bloccano la strada prima del suo termine e costringono a percorrere un tratto di questa con gli sci. Per questo viene percorsa in primavera, sia perchè il manto nevoso è stabilizzato sia perchè è possibile salire in auto un tratto di strada che altrimenti costringerebbe a 5 chilometri e mezzo supplementari.

La salita è lunga e regolare eccetto un breve tratto iniziale più ripido (35°) il resto si mantiene intorno ai 30°. Incassata tra spalti rocciosi tra cui spicca sulla sinistra la Torre del Pratuccio, la rava termina sul crinale che separa il monte Pesco Falcone dal monte Amaro. Dalla sella quindi è possibile raggiungere senza particolari problemi entrambe le alture, ovviamente il monte Amaro, essendo più alto richiede un tempo maggiore di percorrenza. Se percorsa con neve dura o ghiacciata richiede l'uso dei rampant e, in qualche caso possono essere utili anche i ramponi. La cima di Pesco Falcone è piatta e in caso di nebbia può rappresentare un problema, con buona visibilità invece è un balcone su tutto l'Abruzzo orientale. Una soluzione ottimale consiste nel farla in traversata, salendo dal Guado di S. Antonio e passando per il monte Rapina. La discesa è divertente, veloce, ripida Q.B.

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Accesso

Se si proviene da Caramanico, si prosegue per S. Eufemia a Majella. Lo si oltrepassa e si continua per il Guado di S. Leonardo (SS 487). Si oltrepassa anche il bivio per Roccacaramanico quindi, al Km 34, si lascia la strada principale e si prende, a sinistra, una strada asfaltata che sale nel bosco (Riserva Lama Bianca). La si segue fin dove possibile (sconnessa).

Salita

Parcheggiata l'auto (1275 m circa) si segue la strada # che termina alla base della Rava (1500 m circa #). Qui si sale dritti per lo stretto canale che nel primo tratto si mantiene ripido e incassato #. Superati i 1800 m di quota il canale si allarga e diventa meno inclinato (sulla sinistra scende il canalino intermedio #). Sempre tenendosi sul fondo del vallone si risale anche questo secondo tratto #. A q. 2400 la pendenza si abbatte e il pendio si fa semipianeggiante #. Sempre sul fondo si continua a salire fino a raggiungere il crinale (2587 m) che separa questa rava da quelle del Diavolo #. Da qui, verso sinistra, si risale il largo crinale # fino alla cima di Pesco Falcone (2646 m #).

Variante per il Monte Amaro

Raggiunto il crinale invece di andare verso sinistra si devia a destra e per larghi pendii si raggiunge la cresta nord del monte Amaro. La si segue senza particolari difficoltà fino al bivacco Pelino (2793 m).

Discesa

Per lo stesso itinerario.


tracciato di scialpinismo - rava del ferro - majella

Dati tecnici

  • Difficoltà: BS
  • Dislivello: da 1200 a 1400 m
  • Orario complessivo: 5:00/6:00 ore
  • Sviluppo salita: 5.7 Km dalla base della Rava (la strada d'accesso è lunga circa 5.5 Km)
  • Esposizione: ovest
Bibliografia
  • La Montagna Incantata Vol. 1 - Luca Mazzoleni
  • Scialpinismo nel Parco Nazionale della Maiella - Antonio Tansella, Roberto Tonelli - Edizioni Majambiente
Cartografia
  • Atlante 1:25000 - Società Editrice Ricerche
  • Carta 1:25.000 - CAI Chieti
  • Carta 1.25000 - Ed. Il Lupo

Immagini

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