auaa.it
  • Home
  • Attività
    • Alpinismo

Libera la follia (Corno Piccolo - Prima Spalla)

vedi flickr (www.flickr.com): Antonio Palermi Via breve ma carina, poche protezioni ma ottime possibilità di proteggersi. Può essere abbinata ad una via sulla seconda Spalla anche per via dell'attacco che si trova proprio all'imbocco del canale Bonacossa. Roccia ottima, chiodatura scarsa e comunque da cambiare o rinforzare in quanto poco affidabile (i cordini e le fettucce lasciati sulle clessidre sono marci).

Leggi tutto...

Torre John Wayne (Le Strutture - Pizzo Intermesoli)

vedi flickr (www.flickr.com): Antonio Palermi Bella via, aperta nel 2003 e dedicata a Ezio Bartolomei. L'itinerario, come molti altri del settore, è attrezzato con fix e spit ma possono essere utili dei friend e cordini. La via supera prima una bellissima placca quindi un diedro ed infine rimonta un pilastro. In tutto sarebbero sei tiri ma, poichè sono tutti di circa 30 metri, possono essere uniti e ridotti a quattro (il primo con il secondo, il terzo con il quarto). La discesa è sulla via con 3 doppie. Soste attrezzate con fix e cordini. La chiodatura è eterogenea (fix da 10, fix da 8 spit, qualche chiodo) ma sempre presente anche se qualche tratto può essere facilmente integrato con protezioni mobili. La roccia è generalmente buona, ottima sulla placca, in qualche breve tratto è presente dell'erba ma non è mai troppo fastidiosa.

Leggi tutto...

Via Amore-Gambini (Seconda Spalla - Corno Piccolo - Gran Sasso)

vedi flickr (www.flickr.com): Antonio Palermi La scalata sulle Spalle del Corno Piccolo sta diventando sempre più arrampicata e sempre meno Alpinismo. Non è un giudizio è una semplice constatazione, i nuovi itinerari sono sempre più attrezzati con protezioni fisse (fix) e anche su molti di quelli aperti non di recente iniziano a comparire catene o altro. D'altra parte è difficile se non impossibile che tutto rimanga immobile per sempre. E' lo spirito del tempo, cambia come cambiano le persone. Per questo ripercorre questo itinerario, una via classica di altri tempi e trovarla quasi completamente senza protezioni fa piacere. Non perchè uno voglia rischiare o fare lo "sborone" ma perchè qui ci si può proteggere veramente quando e come si vuole. L'Amore-Gambini è una via di fessura dall'inizio alla fine e quindi tutto quello che occorre è: un mazzo di dadi e una serie di friend (meglio medio-grandi).

Leggi tutto...

Via ferrata Ricci (Gran Sasso - Vetta Orientale)

vedi flickr (www.flickr.com): Antonio Palermi In appennino esistono poche vie ferrate e quasi tutte concentrate sul Gran Sasso. Attualmente sul Corno Piccolo ce ne sono due (la Ventricini e la Danesi) mentre sul Corno Grande una (la ferrata Ricci). Esistono poi tratti attrezzati per raggiungere il bivacco Bafile ed un'altra via dismessa (la via ferrata Brizio) perchè priva di manutenzione. Questi itinerari, dopo anni di abbandono, recentemente sono stati oggetto di un progetto di ripristino e manutenzione a cura dell'Ente Parco ed oggi sono percorribili con l'adeguata attrezzatura e preparazione. La via ferrata Ricci permette di raggiungere la vetta Orientale del Corno Grande per la cresta nord. Si tratta di un percorso non difficile e attrezzato con corde di acciaio nei punti più pericolosi. Acuni brevi tratti in verità sono abbastanza esposti e potenzialmente pericolosi quindi se non avete abbastanza esperienza meglio non rischiare su questo itinerario.

Leggi tutto...

Monte Brancastello (Gran Sasso)

Iacopo Porreca

Visto dalla piana di Campo Imperatore il M. Brancastello è una delle tante elevazioni che delimitano verso nord la piana, e non sembra certo una cima tra le più formidabili. Se però l'osservate da Pretara, frazione di Isola del Gran Sasso, il colpo d'occhio è ben diverso. Il versante nord del Brancastello precipita verso valle seguendo due valloni: il fosso Malopasso verso est e il vallone verso ovest. Dal basso il versante sembra inaccessibile, sbarrato da imponenti salti rocciosi e da macchie di bosco impenetrabili. In realtà un itinerari pittoresco che consente di salire al Brancastello da nord parte proprio da Pretara, in corrispondenza della località Piane del Fiume, poco oltre Pretara. Per raggiungere la località di partenza per la salita basta seguire la strada per il Lago di Pagliara e deviare quindi in corrispondenza di un bivio segnalato sulla destra: 2 km di buona sterrata vi condurranno ad un'area attrezzata (panchine e fonte) dove parcheggiare. Si è ai piedi del Brancastello, e gli scorci paesaggistici sono già notevoli ed infatti l'area nei giorni di festa è molto frequentata da gitanti e famigliole. Quasi nessuno però oltrepassa la fonte per seguire pochi metri dopo sulla sinistra la traccia che indica il sentiero per l'eremo di S. Colomba.

Leggi tutto...

Sentiero di Civitetto (Monti Sibillini)

vedi flickr (www.flickr.com): Antonio Palermi Il versante sud del monte Sibilla è noto per la strada che lo attraversa, una bruttura che rimarrà lì chissa per quanto tempo. I sentieri più frequenatati e conosciuti sono quelli che salgono in vetta partendo dal rifugio. Nella parte bassa invece, riservato ad escursionisti esperti, si nasconde, un vecchio sentiero per pastori che attraversa tutto il versante, tra i contrafforti rocciosi che dominano la valle sopra Foce. Si tratta di un percorso da trovare, poichè spesso è quasi scomparso tra l'erba ma che offre scorci panoramici sulla valle del Lago veramente spettacolari. Inoltre, una volta giunti nella zona della fonte Santa Maria, è possibile collegarsi con gli altri sentieri della zona e completare il giro come meglio si crede.

Leggi tutto...

Gole del Garrafo (Monti della Laga)

vedi flickr (www.flickr.com): Antonio Palermi Fino a poco tempo fa semisconosciuto, questo angolo dei Monti della Laga è oggi abbastanza famoso e frequentato. Le gole del Garrafo si snodano per oltre 2 Km, circondate da alte pareti rocciose che a tratti distano pochi metri l'una dall'altra. Il percorso che risale la gola è parzialmente attrezzato con corde fisse, alcune aleatorie, per cui è riservato ad escursionisti esperti. Spesso occorre guadare il torrente immergendosi nell'acqua fino al ginocchio, in numerosi tratti se la roccia è bagnata, può essere pericoloso perchè molto scivolosa. Il periodo migliore quindi è l'estate piena, quando la portata del torrente è minima e la roccia asciutta.

Leggi tutto...

Val di Tela (Monti Sibillini)

vedi flickr (www.flickr.com): Antonio Palermi Quello descritto è un percorso molto impegnativo e pericoloso che richiede esperienza e una consolidata pratica di montagna. Completamente senza indicazioni, nessun segno di vernice, nessun ometto, nessun cartello, richiede molto "fiuto" per essere trovato poichè in molti tratti la traccia non è molto visibile e, in alcune zone, completamente assente. Di contro lo scenario è di prima grandezza con tratti veramente suggestivi. Sicuramente uno dei percorsi più difficili e meno frequentati dei Sibillini.

Leggi tutto...

Cascate dell'Acquasanta (Monti Sibillini)

vedi flickr (www.flickr.com): Antonio Palermi I monti Sibillini sono molto avari in fatto di cascate inoltre, le poche presenti, spesso sono situate in luoghi semi inaccessibili (fosso le Vene ad esempio). Le cascate dell'Acquasanta invece sono facilmente raggiungibili e per questo molto apprezzate. Per "facilmente" si intende il percorso poichè la distanza dal paese non è per nulla trascurabile, quasi 12 km tra andata e ritorno. Il percorso però è per lo più pianeggiante e "sfrutta" la pista creata per la canalizzazione delle acque, questo agevola il cammino ma in alcuni tratti è abbastanza deturpante per l'ambiente. L'ultimo tratto, su sentiero, richiede un minimo di attenzione specialmente se c'è fango e un tratto un po' esposto è attrezzato con una catena.

Leggi tutto...

Gole del Salinello (Monti Gemelli)

vedi flickr (www.flickr.com): Antonio Palermi Al confine tra Marche e Abruzzo, proprio davanti alle costa adriatica, svettano due montagne molto similli tra loro: sono i Monti Gemelli. Questi due monti, la Montagna dei Fiori e la Montagna di Campli, sono divisi da un fiume: il Salinello che, nel suo scorrere verso il mare, ha creato profonde e strette forre. Le gole del Salinello, all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, sono un lungo e profondo canyon, tra il Monte Girella e il Monte Foltrone. E' possibile risalirle a piedi per un lungo tratto oppure scenderle con l'attrezzatura da torrentismo (alcune corde doppie attrezzate). Ricco di storia e di natura, questo luogo offre diverse combinazioni di itinerari; in questa scheda sono relazionate due possibilità, l'escursione nelle gole con visita agli eremi e un anello che giunge fino a Castel Manfrino, a voi la scelta.

Leggi tutto...
Pagina 20 di 31
  • Inizio
  • Indietro
  • 15
  • 16
  • 17
  • 18
  • 19
  • 20
  • 21
  • 22
  • 23
  • 24
  • Avanti
  • Fine
Bootstrap is a front-end framework of Twitter, Inc. Code licensed under MIT License. Font Awesome font licensed under SIL OFL 1.1.