E' il "capolavoro" di Fabio Lattavo. Una via molto bella, su roccia ottima e con difficoltà medie-alte. Unico neo il tratto facile sotto il forcellino che rompe un po' la continuità. Sicuramente da consigliare.
Se vi piace arrampicare su placche questa via fa al caso vostro. La parte alta, tre tiri, sono tutti su placconate di ottimo calcare. Qualche chiodo e alcuni (pochi) spit proteggono i tratti più delicati. Un occhio attento troverà anche diverse clessidre.
La via risale il nettissimo spigolo della Prima Spalla a sinistra del canale Bonacossa, a sinistra dello Spigolo delle Guide e a destra della Virgola.
Materiale consigliato: qualche dado, friend medio-piccoli, cordini anche di piccolo diametro per microclessidre. Le soste sono quasi tutte attrezzate (anche se un rinforso non guasta). La difficoltà massima è di VI+, 6a+ dalla relazione della guida di Lattavo-Antonioli.
Accesso
Dal Ventricini puntare al Canale Bonacossa. Dove questo inizia portarsi sulla sinistra e attaccare poco oltre il filo dello spigolo della Spalla, sotto un pilastrino appoggiato alla parete (spit alla base).
Relazione
1 tiro) Dritti per placche poi portarsi sul diedro formato dal pilastrino fino a dove questo termina - Diff. max: V+ - Prot: 2 ch. - Lun: 30 m - Sosta: 3 ch.
2 tiro) Traversare qualche metro a sinistra fino alla base di una netta fessura. Per questa si sale prima dritti poi si obliqua verso sinistra fin sotto una placca liscia. Dritti (2 spit) fino alla sosta che si trova poco sopra - Diff. max: VI - Prot: 2 ch. + 2 spit + 3 cl. - Lun: 45 m - Sosta: 1 ch. + 1 spit.
3 tiro) Ancora qualche metro dritti poi obliquare verso destra quindi di nuovo a sinistra ad aggirare uno strapiombo. Da qui ancora in obliquo verso destra fino al filo dello spigolo (un'altra sosta è possibile senza giungere al filo dello spigolo ma rimanendo sulla parete) - Diff. max: V - Prot: 3 ch. - Lun: 50 m - Sosta: 2 ch.
4 tiro) Prima dritti poi ci si sposta leggermente a sinistra (sosta originale) e quindi si risalgono le facili rampe che conduncono al'intaglio dove si sosta - Diff. max: IV - Prot: 1 ch. - Lun: 90 m - Sosta: 1 ch. + spuntoni.
5 tiro) Scendere nel forcellino e risalire la placca per pochi metri quindi spostarsi verso sinistra ad una sosta su clessidra - Diff. max: V - Prot: 1 ch. - Lun: 15 m - Sosta: clessidra.
6 tiro) Dritti per placche fino allo strapiombo dove si riprende lo spigolo e dopo poco si sosta - Diff. max: VI+ - Prot: 5 ch. + 2 spit - Lun: 45 m - Sosta: 2 ch.
7 tiro) Si risale il diedrino superiore, si torna sul filo dello spigolo (qui si incrocia lo Spigolo delle Guide) e si continua dritto per questo (strapiombo), quindi per placca obliquando leggermente a sinistra ad una sosta - Variante: il tratto dello strampiombo (duro e pericoloso in caso di caduta) può essere aggirato a sinistra: obliquare fino al diedro-canale della Virgola poi (2 ch.) traversare in piano su placca fino a riprendere lo spigolo - Diff. max: VI+ (tiro originale), V+ (variante) - Prot: 4 ch. - Lun: 40 m - Sosta: 1 spit + 1 ch.
8 tiro) Dritto su placca (ch.) fino ad uno spit, qui obliquare verso sinistra per prendere il facile diedro che in breve termina su pendii con roccia rotta oppure dritti e poi verso destra a superare lo strapiombo (V+) - Diff. max: V+ - Prot: 1 ch. + 1 spit + 3 cl. - Lun: 50 m - Sosta: 2 ch.
Qui ci si può sciogliere e per facili roccette (pass. di II) si giunge sulla cima della Prima Spalla
Discesa
Per il canale di Mezzo oppure dalle doppie della via delle Clessidre oppure per la normale al Corno Piccolo.
Dati
- Aperta da Fabio Lattavo e Luana Villana, 25 e 26 luglio 1992 (la parte bassa) Fabio Lattavo e Alvaro De Livio, 1 agosto 1993 (la parte alta).
- 1 ripetizione: Antonio Palermi e Francheschi Franchino il 12 agosto 1993
- 1 invernale: Gianluca De Rossi e Franco Bassani il 22 febbraio 1997
- 1 solitaria: Guillaume Dargaud
- Sviluppo: 350 m + 100 m di roccette per la vetta
- Difficoltà: VI+
- Esposizione: Nord-Ovest