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Le Spalle del Corno Piccolo sono, attualmente, i luoghi più frequentati dagli arrampicatori e dagli alpinisti. La Seconda Spalla ha il "record" delle presenze, non è raro di dover fare la fila sulle vie più classiche (Vecchiaccio, Aquilotti, ecc.). La Prima invece è molto meno frequentata, occorre camminare un po' di più per arrivare all'attacco (sulla parete sud) e le vie sono mediamente più difficili. Spesso chi sale la Seconda poi concatena una via sulla Prima. Sulla Terza non va quasi nessuno. Tutte comunque hanno in comune la qualità della roccia, in genere splendida.

Questa che proponiamo è un'altra bellissima via di Fabio Lattavo e Co. LA via passa al centro della parete tra Aficionados e Stefano Tribioli. Roccia bellissima sulle placche (come d'altra parte su tutte le vie della parete), poche le protezioni ma è possibile aggiungere dadi, friend e soprattutto clessidre. La mattina è in ombra ma dal pomeriggio è tutto sole. Noi abbiamo spezzato la prima lunghezza facendo sosta sul primo tiro di Aficionados per non aver troppo attrito sul passaggio duro che sta poco sopra. Le scaglie del terzo tiro non fanno un bel suono ma sembrano stabili, bruttissimo invece il suono della scaglietta proprio sotto lo spit del quarto tiro, sarebbe da non prenderla ma non c'è altro, fate attenzione. Le placche finali sono una gioia, portarsi diversi cordini in kevlar per rinforzare e al limite sostituire quelli presenti ormai inservibili. La via termina sotto uno strapiombo giallo da dove si può scendere con due doppie (da 60 m) oppure si può uscire in cima alla spalla tramite la variante di uscita della via "Incontro con Camelia" sulla destra. Materiale consigliato: una serie di dadi e friend, cordini vari, 8/10 rinvii.

Accesso

Si segue il sentiero Ventricini fino al canale Bonacossa. Si lascia il sentiero in corrispondenza del vallone prima della seconda Spalla e si risale il crinale a sinistra fino ad una traccia che in leggera salita conduce all'imbocco del canale. Si risale il Bonacossa (pass. di II grado) fino al forcellino finale. Per un esile sentiero in breve si è alla base della parte (1.30 dal balcone, 0.30 ore dall'attacco del canale Bonacossa).

Relazione

1 tiro) Attaccare sul diedrino strapiombante proprio sopra un cordino in una clessidra (pochi metri a sinistra di un chiodo con cordino). Sullo strapiombo portarsi a sinistra poi per placche prima verso destra quindi verso sinistra puntando alla base della fessura della grossa scaglia superiore. Sostare sulla sosta di Aficionados (pochi metri a sinistra dalla fessura) - Diff. max: V+ - Prot: 3 ch. + 3 cl. - Lun: 30 m - Sosta: 2 spit
2 tiro) Risalire al fessura destra della scaglia poi pochi metri a destra alla sosta alla base di un'altra netta fessura formata da altra scaglia - Diff. max: VII - Prot: 2 cl. - Lun: 20 m - Sosta: 1 spit + 1 dado
3 tiro) Dritti per la fessura quindi pochi metri a destra ad una sosta (in comune con la via Stefano Tribioli) - Diff. max: V+ - Prot: 1 ch. - Lun: 20 m - Sosta: 1 spit + 1 cl.
4 tiro) Spostarsi qualche metro a destra e puntare ad uno spit. Superarlo quindi sempre per placca un po' a destra un po' a sinistra fino ad una sosta leggermente spostata verso destra. - Diff. max: VI+ - Prot: 1 spit + 2 ch. + 3 cl. - Lun: 30 m - Sosta: 2 spit
5 tiro) Dritti per placche seguendo le varie clessidre che si incontrano, la sosta (con maglia rapida) si trova sotto uno strapiombo giallo. - Diff. max: VI - Prot: 1 ch. + 2 spit + 4 cl. - Lun: 55 m - Sosta: 2 spit
Da qui è possibile scendere in doppia (2 da 60 m) oppure aggirare il soprastante strapiombo a destra (1 cl. Diff. V+) e con altri 50 m fino alla cima della spalla.

Dati
  • Aperta da: Fabio Lattavo, Arnaldo Di Crescenzo, Luana Villani e Pino Sabbatini nel luglio 1994
  • Prima Ripetizione: Paolo De Laurentis e Giuliano Di Marco il 12-08-1994
  • Prima Invernale: Bruno Vitale, Clemente Busiri Vici, Rinaldo Amigoni il 08-03-1997
  • Sviluppo: 160 m autonomi (210 fino in cima)
  • Difficoltà max: VII

Immagini

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