Aperto da Tiziano Cantalamessa e Marco Vallesi questo itinerario viene ripetuto molto raramente. E' un peccato perchè la via merita anche se la roccia non è sempre ottima e le protezioni non sono certo ravvicinate. La via sfrutta alcune fessure per salire l'ampio spigolo della struttura denominata "Il Castello", una parete posta sul lato meridionale di Pizzo del Diavolo. Qui la roccia a tratti è magnifica ma sempre intervallata da zone meno compatte che richiedono una certa abitudine e un'occhio attento. Le difficoltà sono continue ed elevate con un brevissimo tratto da superare in artificiale.
Risulta poco frequentata anche perchè non si trovano informazioni a riguardo, la guida alpinistica dei Monti Sibillini è uscita prima dell'apertura e la relazione non è mai stata pubblicata. Abbiamo provato a ripetere la via questa estate ma un po' di sfortuna ha impedito di terminare l'itinerario, la rottura di un appiglio e di un chiodo fortunatamente non ha provocato grossi danni. Forse se venissero sostituiti alcuni ancoraggi la via potrebbe vedere più cordate. Così come si trova è una via "tosta" per alpinisti ben allenati. Utili i chiodi e un sei di friend e dadi, anche di piccolissima dimensione.
La relazione è incompleta e speriamo di completarla al più presto.
Avvicinamento e attacco
Giunti al lago di Pilato si sale verso la parete di Pizzo del Diavolo quindi si traversa verso sinistra fino a portarsi sotto il filo dello spigolo del Castello. L'attacco si trova in corrispondenza di una fessura, all'inizio erbosa , che muore su una placca pochi metri a sinistra dello spigolo.
Relazione
- 1° tiro: si sale per la fessura che diventa sempre più difficile, breve tratto sprotetto poi un po' più facile (27 m, VI+, 5 ch. - sosta: 1 spit 10 + 1 ch.).
- 2° tiro: breve triro di collegamento, si sale per un breve tratto quindi si traversa verso destra (15 m, V+, 2 ch. - sosta: 2 ch.).
- 3° tiro: prima dritti alla sosta poi, superato il passo in artificiale, si traversa verso sinistra quindi si risale una paretina sotto degli strapiombi gialli (33 m, V+ A1, 5 ch. + 1 spit, - sosta: 2 spit).
- 4° tiro: si sale ad un chiodo quindi si traversa verso destra fino allo spigolo. Da qui si sale per fessure fino alla sosta ().
- 5° tiro: ().
- 6° tiro: ().
Discesa
Dalla cima del Castello, a piedi, scendendo per il ghiaione.
Dati tecnici
- Aperta da Tiziano Cantalamessa e Marco Vallesi
- Prima invernale: Guido D'Amico
- Sviluppo: 120 m
- Difficoltà massima: VI+
- Impegno: R3/II
- Esposizione: est, nord-est
- Materiale necessario: normale dotazione alpinistica.