Lo Spigolo di Paoletto, aperto nel 1974, è ancora oggi uno degli itinerari più frequentati della parete nord del Corno Piccolo. Accesso veloce, possibilità di ritirata, gradi classici e roccia ottima sono le note positive di questa via. Ultimamente, visto il caldo di queste estati, anche l'esposizione a nord rientra tra i fattori positivi. Di contro ha uno sviluppo limitato (meno di 200 m) che però, ad esempio nei corsi, può rappresentare un vantaggio. I passaggi più difficili sono di V ma, se si vuole, si può aumentare la difficoltà con una breve variante al secondo tiro. Se, invece di traversare verso destra, si prosegue sulla fessura di sinistra, si aggiunge alla via un bel passo di VI grado. Inoltre, giunti alla quarta sosta (in comune con quella della Iskra) se si prosegue per quest'ultima si aggiunge un altro bel tiro di V grado.
Alcune protezioni non sono molto sicure e anche le soste sono da rinforzare. Gli ancoraggi presenti in molti casi sono vecchi e non danno la necessaria sicurezza. Forunatamente lungo i tiri si incontrano parecchie clessidre ed inoltre è facile proteggersi con friend e dadi. La discesa, come per la via Iskra può essere effettuata sia a piedi nel Camino di Mezzo oppure in doppia lungo la via Tartarughe Ninja. Anche questo angolo di parete ha raggiunto la saturazione, sia a destra che a sinistra sono stati tracciati nuovi itinerari che a volte si intersecano e possono creare un po' di confusione, a sinistra dello Spigolo di Paoletto abbiamo la Iskra, Ombre Malesi e Cip e Ciop agenti speciali, O' sole mio, mentre a destra Tartarughe Ninja sale nel canale-camino subito a destra dello spigolo.
Classica e divertente, adattabile alle esigenze, sicuramente ancora per molto vedrà cordate fare la fila sulle sue fessure.
Avvicinamento e attacco
Dal sentiero Ventricini, all'altezza del secondo canale si inizia a salire. Guinti sotto le prime paretine si traversa verso destra (masso isolato) e per tracce di sentiero si contina ad obliquare fino ad un marcato canale. Si risale la dorsale di destra per prati poi si traversa brevemente verso sinistra per arrivare all'attacco che si trova alla base del pilastro, pochi metri a destra del canale della via Iskra.
Relazione
- 1° tiro: dritti per placche e fessure seguendo il filo dello spigolo fino ad una comoda sosta su un terrazzino (40 m, 2 chiodi, IV; sosta: 1 spit e 1 chiodo)
- 2° tiro: si obliqua verso destra (frend incastrato, V) per prendere poi una larga fessura. Si prosegue per placche compatte fino ad sosta in placca (40 m, 1 frend incastrato e un chiodo, V; sosta: 1 spit e 1 chiodo)
- 3° tiro: dritti per placche e fessure. Si supera una sosta con cordino e chiodo poi, se si obliqua verso sinistra si può usare come protezione la sosta di Cip e Ciop oppure si prosegue dritti fino sotto uno strapiombo (25 m, clessidra e chiodo, III+; sosta: 3 chodi)
- 4° tiro: dritti sullo strampiombo (clessidra, V) poi verso sinistra, si rimonta sul filo dello spigolo dove, dopo un tratto pianeggiante, sulla sinistra, sotto uno strampiombo, c'è la sosta della via Iskra (40 m, clessidra, V; sosta: clessidra e spit)
- 5° tiro: verso destra si risalgono facili roccette fino in cima (50 m, III poi II)
Variante del secondo tiro
Dalla sosta del primo tiro si segue la netta ed attrezzata (chiodi e cordini) fessura che obliqua leggermente verso sinistra. Alla fine della fessura si può sostare (facoltativo, 2 chiodi) oppure proseguendo su placca ci si ricongiunge alla seconda sostra dello Spigolo di Paoletto
Discesa
A piedi: giunti in cima si traversa a destra (segni di passaggi) fino a prendere il marcato canale. Lo si segue sul fianco sinistro (masso incastrato, chiodo per doppia). Sempre dentro il fondo del canale si superano dei brevi saltini (I pass di II), dove si fa più difficile si può aggirare sulla destra. Giunti ad un grosso masso incastrato, quasi sul fondo del canale, si sale sopra al masso e si traversa verso sinistra (fix) per seguire delle rampe erbose fino alla base della parete.
In doppia: se nel Camino di Mezzo c'è neve o comunque si preferisce scendere assicurati, durante la salita del quarto tiro non è necessario fermarsi sulla sosta in comune con la via Iskra ma è meglio proseguire sulle roccette di destra per altri 15 m e sostare sulla sosta a fix della via Tartarughe Ninja. Da qui inizia una discesa attrezzata lungo il canale della la via fino a ricongiugersi con il Camino di Mezzo nei pressi del masso incastrato dove si può attrezzare una ultima doppia fino alla base del canale.
Dati tecnici
- Aperta da Piergiorgio Coccia, Marco Florio, Angelino Passariello il 17 agosto 1974
- Prima solitaria: Pio Pompa nel 1983
- Prima invernale: Alvaro De Livio e Pietro Spano nel 1988
- Sviluppo: 190 m
- Difficoltà massima: V
- Impegno: R2/II
- Esposizione: nord
- Materiale necessario: normale dotazione alpinistica.