I monti Pizzi, nel settore meridionale del Parco Nazionale della Majella, "nascondono" diversi siti di arrampicata. Pinnacoli rocciosi si innalzano tra vasti boschi in un paesaggio rimasto ancora molto selvaggio. Pizzoferrato è la falesia più conosciuta e frequentata del luogo, con le sue vie strapiombanti è riservata però a climber bene allenati; diciamo che bisogna fare almeno il 7a per divertirsi su questi monotiri. Poi c'è Liscia Palazzo, un misto tra monotiri e "multipitch", poco conosciuta e ben attrezzata. Infine c'è il Monte la Rocca, questo a differenza degli altri luoghi, è un sito d'avventura, le vie sono "lunghe" (5/6 tiri), protette con fix ma non troppo ravvicinati per cui è necessario aggiungere dadi o friend. La roccia è varia, sono presenti tratti erbosi e comunque occorre fare attenzione a qualche sasso instabile anche se è stato fatto un buon lavoro di disgaggio. Insomma un luogo che va affrontato con spirito e atrrezzatura alpinistica.

Attrezzato dall'instancabile Cristiano Iuriscci, il Monte la Rocca ad oggi conta 7 itinerari. La parete è alta da 120 a 160 metri, la discesa è in corda doppia, la quota è di circa 1500 m e la parete è esposta prevalentemente ad ovest. Si raggiunge con un avvicinamento di circa 20/25 minuti dentro un folto bosco di faggi. Il luogo a livello paesaggistico è veramente bello e l'arrampicata divertente. Occorre stare attenti ma questo, non va dimenticato, è un sito d'avventura e questo è il bello del gioco.

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Accesso

Si può arrivare qui da due posti, da Pizzoferrato oppure dalla strada per il valico della Forchetta. Se si giunge da quest'ultima (14 Km circa dal bivio nei pressi del valico della Forchetta), poche centinaia di metri prima del paese occorre prendere, a sinistra, la strada per gli impianti da sci (cartello indicatore) e per la chiesa di San Domenico. Venendo invece da Pizzoferrato occorre superare il paese, continuare per altri 500 m circa quindi girare a destra. Superati gli impianti (uno skilift) si raggiunge in breve un fontanile (1435 m circa) dove termina la strada asfaltata (400 m circa dal bivio). Qui parcheggia chi vuole arrampicare sulla falesia di Pizzoferrato, visibile poco più a monte (San Domenico). Per Monte la Rocca invece occorre proseguire sulla strada sterrata che in leggera discesa, su fondo sconnesso, continua per circa 1 km fino ad un bivio. Qui prendere a destra e parcheggiare in un'area pic nic nei pressi di due costruzioni (1390 m circa, località le Pratelle #). Qui inizia il sentiero indicato con la sigla L3.

Avvicinamento

Dal parcheggio # (1390 m circa, fontanile poco più in basso #), si prosegue per la pista erbosa # che, in piano, avanza verso sud-est. Dopo pochissimo (100 m) si lascia questa pista per prenderne un'altra che, in leggera discesa, devia nettamente a sinistra (palina segnavia #). Si entra nel bosco e la strada si fa più netta #. Si segue questa strada (segni bianco-rossi #) per circa 1 Km e subito dopo aver superaro un picchetto segnavia # # e una bandierina bianco-rossa CAI si lascia la pista per proseguire su traccia di sentiero indicato da segni arancione dopo una pianta che ha due segni rossi orizzontali # (1345 m circa, 10 minuti dal parcheggio #). Si seguono i numerosi segni di vernice # # e sempre nel bosco si giunge alla base della parete, visibile solo adesso (1425 m circa, 25 minuti dal parcheggio).

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Le vie (da sinistra verso destra)

N. Via Diff. max Lun. Tiri
1 Aquila reale VI- 150 4
2 Indiana Jones VI 145 5
3 Inconsapevoli leggerezze VII 145 5
4 Ostinazione frentana VI+ 165 6
5 Rinaldino way VI+ 80 3
6 Intermesoli V+ 70 2
7 Prima o poi N.D. N.D. N.D.

Indiana Jones

Via divertente, su roccia generalmente buona che risale lo spigolo di un torrione, a fianco di Inconsapevoli leggerezze di cui condivide parte della prima lunghezza. Le soste sono su fix mentre le protezioni molto eterogenee: chiodi, fix e cordini. A tratti la distanza tra le protezioni è rilevante ed occorre integrare con dadi o friend. La discesa è in doppia sulla via Aquila reale.

  • 1° tiro: per rocce con tratti erbosi fino alla base di uno strapiombo (50 m, V)
  • 2° tiro: si supera lo strapiombo quindi tra massi dall'apperenza instabili si risale un diedrino fino ad una sosta sotto uno strapiombo (30 m, V+)
  • 3° tiro: dalla sosta occorre traversare in piano, verso sinistra, sotto un tettino fino a raggiungere un fix. Si rimonta lo strapiombo quindi si risale in netto diedro superiore (25 m, VI)
  • 4° tiro: dritti per una bellissima e articolata placca (25 m, VI)
  • 5° tiro: si supera un leggero strapiombo e ci si porta sul filo di cresta (sosta pochi metri sotto a sinsitra), qui si può sostate sulla parete di destra (fix poco visibili dalla cresta, 25 m, IV)
  • Discesa: dalla sosta del quinto tiro ci si carrucola sulla sosta visibile dalla cresta. Altre 3 doppie sulla via Aquila reale e si è alla base della parete.

Informazioni tecniche

  • Regione/Provincia/Comune: Abruzzo/Chieti/Pizzoferrato
  • Avvicinamento: 20/30 minuti
  • Quota s.l.m.: 1425 m circa
  • Numero vie: 7
  • Tipo Roccia: calcare
  • Chiodatura: eterogenea; fix acciaio inox #, vecchi chiodi # #, cordini
  • Esposizione: ovest, sud-ovest
  • Periodo: primavera/estate/autunno
  • Materiale: casco, dadi e friend, cordini

Risorse Web

Immagini