Il monte Bolza è una delle montagne meno conosciute del massiccio del Gran Sasso. Non arriva a 2000 m e, visto da Campo Imperatore, non è molto appariscente. Dalla sua ha invece un magnifico panorama e, percorso ad anello, riserva sorprese e varietà di paesaggi. L'itinerario può essere iniziato da più punti; qui lo descriviamo partendo nei pressi di Castel del Monte. Il percorso non presenta difficoltà particolari eccetto il tratto della cima del Bolza dove, in qualche punto, si possono usare le mani per progredire. Il sentiero è segnato in parte ed occorre avere un po' di esperienza per trovare la giusta traccia nella salita al Bolza e nel tratto iniziale della cresta, dove occorre aggirare dei pinnacoli rocciosi. Il crinale che unisce il monte Bolza con la Cima di monte Bolza, (più alta di pochi metri), è molto panoramico e permette di ammirare la Piana di Campo Imperatore in tutta la sua estensione.

A ovest invece lo sguardo va sulla terra che una volta apparteneva alla Baronia di Carapelle e dove si erge ancora il castello di Rocca Calascio, ben visibile all'orizzonte. Verso nord la mole del Corno Grande fa da cornice a questo angolo d'Abruzzo tra i più belli e conosciuti. La discesa che abbiamo scelto passa per il canyon della Valianara o dello Scoppaturo. Un luogo suggestivo dove sono stati ambientati diversi film tra cui Trinità con Bud Spencer e Terence Hill. A titolo di curiosità, sono più di 30 i film girati sulla piana di Campo Imperatore. Un itinerario vario e non banale, richiede esperienza e a volte riserva incontri inaspettati come il lupo (è accaduto a noi e a dei nostri amici).

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Accesso

Da Castell del Monte: prendere la strada per Campo Imperatore, dopo circa 3 Km, prima di arrivare sul fondo della valle della Cacera, sulla sinistra, si prende una stradina sterrata che, dopo circa 400 m, termina nei pressi di un serbatoio dell'acquedotto. Da Campo Imperatore: si segue la strada per Castel del Monte, superato il valico Capo di Serre si oltrepassa in discesa la valle della Cacera e poco oltre si incontra, sulla destra, la stradina decritta sopra.

Salita

Dal serbatoio dell'acquedotto (1500 m circa #) si segue un sentiero (bolli gialli) che dopo una breve salita traversa in piano. Lo si lascia subito per salire su prati (ometti #) fino a raggiungere il filo di cresta. Si continua sul crinale (ometti) e si giunge in cima al monte Licciardi (1642 m #). Una breve discesa e si raggiunge il bivio con il sentiero che sale da Castel del Monte (1615 m circa). E' possibile salire fino qui anche seguendo questo sentiero che inizia proprio dopo le ultime case di Castel del Monte (sentiero Italia). Da qui si prosegue traversando lungamente in leggera pendenza. Questo tratto è segnato con numerosi ed evidenti bolli bianco-rossi # # #. Dopo una leggera discesa si giunge sul fondo della valle della Cacera e si risale in breve al Guado della Montagna (1635 m #). Dal Guado si lascia il Sentiero Italia e si sale liberamente per prati (ometti #) in direzione del marcato canalone che delimita a sud la vetta del monte Bolza #. Il pendio diventa subito più ripido ma, tenendosi sulla sinistra del canale, si seguono labili tracce di passaggio # e quindi si raggiunge una piccola sella. Qui la traccia si fa più netta (segni gialli # #). Si sale tra massi e piccole paretine ed in breve si raggiunge il monte Bolza (1904 m # #). Dalla cima si prosegue tenendosi a destra della cresta aggirando così un bastione roccioso. Ancora qualche aggiramento poi la traccia diventa più marcata e il percorso più agevole. Si segue il lungo e panoramico crinale fino alla Cima di Monte Bolza (1927 m #).

Discesa

Dalla cima si scende seguendo la cresta fino alla sella San Cristoforo (1645 m). Verso destra si segue per un tratto la pista che permette di raggiungere la fonte di Assergi (1565 m circa #). Qui si lascia la pista e per prati si percorre tutta la pianeggiante valle Cortina #. Quando la valle si restinge inizia il canyon della Valianara o dello Scoppaturo #. Sempre tenendosi sul fondo si oltrepassa la grotta della Vialianara e ci si porta alla confluenza con un altro grande torrente asciutto che scende diretamente dal monte Prena (freccia e bandierine bianco-rosse # #). Verso destra si continua nel canyon ormai largo e più accogliente. Ancora un tratto e, raggiunta la valle Servella, si lascia il fondo del canyon per obliquare sulla valle (ometto, 1525 m circa #). Ci si porta sul lato sinistro della valle (destra orografica) per incrociare il sentiero che senza problemi risale tutta la valle # fino a tornare di nuovo al Guado della Montagna (1635 m). Si riprende il sentiero percorso all'andata ma lo si lascia subito per scendere sul fondo della valle della Cacera. Dopo un tratto libero si raggiunge una pista che permette di scendere comodamente. A poche decine di metri dalla strada asfaltata, su un netto tornante verso sinistra, si lascia la pista e si segue un sentiero (bolli gialli, ometto) che a mezzacosta ci riporta al punto di partenza.

tracciato escursionismo, da castel del monte al monte bolza - gran sasso

Dati tecnici

  • Difficoltà: E
  • Dislivello complessivo: 650 m circa
  • Orario complessivo: 5:00/6:00 ore ore
  • Sviluppo complessivo: 17,5 Km circa
  • Segnaletica: molto eterogena. Ometti fino al monte Licciardi, segni bianco-rossi fino al Guado della Montagna, pochissimi segni dal Guado in poi.
Bibliografia
  • Gran Sasso le più belle escursioni - Società Editrice Ricerche
Cartografia
  • Carta 1:25000 - Gran Sasso - CAI Sezione di L'Aquila
  • Carta 1:25000 - Gran Sasso - Società Editrice Ricerche
  • Carta 1:25000 - Gran Sasso - Edizioni Il Lupo

Immagini

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