Un duemila mancato: il monte di Valle Caprara. Per soli 2 metri, questa cima, non raggiunge la soglia dei 2000 m ma, fortunatamente, non penso che qualcuno si strapperà i capelli per questo. Per il resto si tratta di un ottimo balcone sull'alta valle del Sangro, dalla vetta si domina Pescasseroli e tutta la cornice di monti che circonda questo paese. L'escursione descritta inizia dal passo del Diavolo; nonostante il dislivello non sia elevato occorre superare un notevole sviluppo, circa 18 Km, e quindi non è per nulla banale. Sarà per questo che probabilmente non si incontrano molte persone nella zona. Il percorso è segnato con segni di vernice, in gran parte si svolge se una netta traccia e solo in pochi punti occorre andare "a occhio". All'andata è meglio passare per il vallone Lampazzo, una stretta e rigogliosa valle immersa nel verde, mentre al ritorno si può preferire il fosso Perrone, un tragitto lievemente più lungo che attraversa vaste radure pianeggianti. Un'escursione piacevole.
Accesso
Al rifugio del Diavolo, poco sotto (sul versante di Pescasseroli) l'omonimo passo, si lascia la strada asfaltata e si prende una pista che si inoltra in piano verso sud. Superato un rifugio in legno si continua su fondo sconnesso fino all'inizio del bosco, dove si parcheggia nei pressi di una sbarra e capannine informative, 900 metri circa dalla Statale.
Salita
Dalla sbarra (1410 m circa, sentiero T1 ) si segue la strada per un breve tratto poi, in corrispondenza di un bivio, si lascia la pista e si segue una sterrata che scende verso sinistra (1445 m, 5 minuti, masso con segnale, sentiero R5 ). Raggiungo il fondovalle, verso destra, si entra nello stretto vallone (sud ). Tenendosi sempre sul fondo si percorre il vallone Lampazzo poi, a quota 1500 m circa si esce su una radura. La si supera e si rientra nel bosco dove in breve si incrocia il sentiero che viene dalla Fossa Perrone (1540 m circa, 0:40 ore, cartello sentiero T6 ). Su terreno per lo più pianeggiante si superaro brevi radure alternate a macchie di bellissimi faggi. Giunti ad una estesa radura (località lo Stazzo) si devia a destra e si risale una crestina. Rientrati nel bosco, in leggera salita, si traversa per un lungo tratto e si raggiunge una sella (1750 m circa). Qui si devia nettamente a sinistra e si continua a traversare nel bosco, a tratti in leggera discesa, fino ad una radura sotto il monte Lampazzo (sella di Lampazzo, 1775 m ). In questo punto si lascia il sentiero segnato (B2 ) che scende e si devia verso sinistra per risalire l'evidente crinale. Un primo tratto tra faggi centenari (segni celeste-giallo-rosso ) per poi uscire definitivamente dal bosco. Per tracce di sentiero e ometti ci si tiene sul filo del crinale e lo si segue fedelmente fino ad una prima cima (1940 m circa, 1:45 ore ). Ancora per cresta si risale una ulteriore cima (1977 m; questa cima la si può aggirare, su sentiero, sul versante nord). Ridiscesi alla sella, un ultima breve salita e si è sulla vetta del monte di Valle Caprara (1998 m, 2:00 ore).
Discesa
Si ripercorre lo stesso itinerario della salita fino al bivio del vallone Lampazzo (1540 m circa, 1:15 ore). Invece di riprendere il sentiero fatto all'andata si continua in piano sul sentiero principale (T6 ). Dopo poco si esce su radure e, sempre su pista, si piega nettamente verso sinistra. Raggiunto un bivio si continua verso destra (nord-est, sentiero R4 ). Si costeggia il fosso Perrone sulla sinistra quindi si incrocia un nuovo bivio. Ancora verso destra, per la strada divenuta carrozzabile, si torna al punto di partenza (2:00 ore).
Dati tecnici
- Difficoltà: E
- Dislivello complessivo: 650 m circa
- Orario complessivo: 4:30/5:30 ore
- Sviluppo complessivo: 18 Km circa
- Segnaletica: abbastanza eterogenea, anche per quanto riguarda la numerazione. Primo tratto sentiero T1, segni bianco-rossi ; vallone Lampazzo sentiero R5, segni bianco-rossi e gialli ; dalla sella di Lampazzo segni di vario colore e ometti fino in vetta. Al ritorno dal vallone Lampazzo alla Fossa Perrone sentiero T6 poi dal bivio sentiero R4; ultimo tratto di nuovo sentiero T1.
Bibliografia
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Cartografia
- Carta 1:25000 - Parco d'Abruzzo - Iter Edizioni
- Carta 1:25000 - Monti Marsicani - Edizioni Il Lupo