Sui Sibilllini oltre alla catena principale, con le cime più alte e conosciute del gruppo, c'è una dorsale secondaria con vette meno appariscenti ma spesso molto panoramiche. Da Visso a Forca Canapine è tutto un susseguirsi di monti con una altezza media intorno ai 1700 m con due vette superiori ai 1800 che spiccano per la loro forma conica: il monte Patino e il monte Cardosa. Proprio quest'ultimo, a picco sulla valle del Nera a oriente e sulla valle di Visso a occidente è raggiungibile da alcuni percorsi escursionistici tra cui il più interessante è sicuramente quello che inizia da Nocelleto e percorre la valle di Varogna. Se dovvessimo racchiudere il giudizio di questo itinerario con poche parole questo potrebbe essere: senza infamia e senza lode. Molto bello il panorama che si gode dalla cima mentre la valle è abbastanza monotona e priva di grosse attrattive (specialmente in stagione avanzata quando il torrente è asciutto). Può essere percorso per buona parte dell'anno e si può accorciare di molto partendo dalla Croce di Monte Cardosa raggiungile in auto.
Questa strada "rovina" in parte l'escursione ma si tratta di una pista percorsa prevalentemente dai pastori. Per conoscere un po' meglio il territorio consigliamo di fare l'anello proposto scendendo per una vecchia mulattiera, non facile da individuare nella parte iniziale ma che permette di tornare al paese passando per una cappella immersa nel bosco.
Molto bella anche la chiesa di Santa Maria Castellare a Nocelleto che deve il suo nome dalla fortezza che sorvegliava la strada.
La salita è segnalata con segni bianco-rossi (n. 255), ha un dislivello di circa 1000 m ed durante il percorso è possibile rifornirsi d'acqua in diversi punti, in autunno il torrente della valle di Varogna è asciutto.
Accesso
Giunti a Nocelleto, si parcheggia nel piazzale sottostrada, vicino al ristorante-albergo "Il Navigante".
Salita
Dal parcheggio (770 m circa) si sale verso il paese e al primo incrocio si raggiunge una fontana . Prendere a sinistra e risalire l'ampia strada che sale dritta . Poco dopo si giunge ad un bivio, nei pressi di una grande quercia (825 m circa, 10 minuti, continuare dritti (destra). La stradina diventa sentiero e continua sul fondo della valle costeggiando il torrente, dentro una fitta boscaglia. A quota 1181 m si incontra una sorgente (senza nome sulla carta, 45 minuti ) e poco oltre il sentiero diventa una pista. Per questa si continua tenendosi sempre sul fondo della valle. Si oltrepassano un paio di incroci e si arriva ad incrociare la carrozzabile principale che viene da Visso proprio sul filo del crinale (1390 m circa, 1:15 ore).
Si prosegue sulla strada, verso destra, per circa 1,5 Km. Dopo una lievissima discesa si incrocia una pista verso sinistra , qui (1470 m circa, 1:45 ore) si lascia la strada e si sale per prati, su tracce di sentiero. Dopo circa 60 m si raggiunge fonte Vissana (1535 m,2 ore, ). In questa zona le vacche hanno scavato numerosi tracciati, prendere quello più netto che dalla fontana piega verso sinistra e dopo alcuni tornanti raggiunge l'ampio crinale erboso che, senza grosse pendenze , prosegue senza interruzioni fino in cima (1818 m, 2:30 ore ).
Discesa
Dalla cima si continua nella direzione opposta alla salita (sud). Dopo un primo tratto semplice, la pendenza si fa più accentuata. Sulla carta è segnato un sentiero che con alcuni zig-zag scende questo versante ma sul terreno è molto difficile individuarlo. Nel caso scendere dritti, senza traccia obbligata sui pratoni gradinati e un po' scomodi che però permettono di scendere abbastanza rapidamente il versante. A quota 1379 m si raggiunge la fonte del Basto , qui si prende la traccia che in leggera discesa raggiunge la pista percorsa all'andata. Per questa si scende un tratto della valle fino ad un netto incrocio (1265 m circa,0:50 ore). Prendere a destra in leggera salita con una bella vista sul versante meridionale del monte Cardosa. Si supera un valico (1304 m) e si prosegue ancora per un breve tratto, fino ad uno stazzo sulla sinistra. Qui si lascia la strada principale e si prende una pista appena accennata sulla sinistra (località Croce della Lago, 1:10 ore ). Subito si piega a destra per prati e si continua per un po' senza una traccia evidente. Appena si giunge in prossimità del bosco la traccia si fa netta e inizia a scendere decisa. Dopo un primo tratto si esce su una radura, tenersi a sinistra, tra piante di rosa canina e ginepri (non è il massimo) e dopo un tratto si riprende il bosco dove la mulattiera si fa netta e larga . Da qui senza problemi si continua facilmente fino alla chiesetta (827 m ) e da qui al paese (2:15 ore).
Dati tecnici
- Dislivello: circa 1050 m
- Sviluppo complessivo: circa 15 Km
- Difficoltà: E
- Orario complessivo: 4:30/5:30 ore
- Segnaletica: itinerario n. 255 (salita), segnavia bianco-rossi. In discesa nessuna indicazione.
Cartografia
- Monti Sibillini le più belle escursioni - Società Editrice Ricerche
Cartografia
- Monti Sibillini 1:25.000 - SER
- Atlante dei Monti Sibillini 1:25.000 - SER
- Monti Sibillini 1:25.000 - Ed. Multigraph