Fare scialpinismo sul versante orientale del monte Genzana vuol dire dare molto più rilievo alla parte alpinistica e molto meno a quella sciistica di questa attività. Questa salita, ad esempio, presenta un notevole dislivello (1300 m circa) e sviluppo (circa 20 Km). Se si è attratti esclusivamente dal lato sportivo (lo sciare per intenderci) qui si potrebbe rimanere un po' delusi in quanto non ci sono né pendii entusiasmanti né discese adrenaliniche. In cambio abbiamo un silenzio assoluto, nessuna presenza umana e un terreno molto vario. A chi piace questa atmosfera e questo tipo di escursioni non rimarrà deluso. L'itinerario non raggiunge la cima del Genzana ma si tiene di poco più basso. Con una breve deviazione si può benissimo andare sulla vetta ma, vista la lunghezza dell'itinerario, lasciamo questa scelta per quelli che sono molto allenati.
La discesa è sull'itinerario di salita ma si può anche decidere di scendere lungo la valle Cardosa, in questo caso occorre fare molta attenzione al tratto ripido prima di riprendere l'itinerario di salita perchè molto valangoso. Ricca di silenzio, la salita per la valle Marsolina è un itinerario più da ciaspole che da sci ma comunque regala bellissimi panorami e piacevoli atmosfere.
Accesso
Sulla statale SS. 17, nel tratto Pettorano sul Gizio/Rocca Pia, nei pressi del Km 121 (Km 120,9 per essere precisi ), si parcheggia sullo slargo a lato della strada.
Salita
Dal parcheggio si prende la strada Napoleonica (1056 m, cartello ) che passa proprio sotto la superstrada e la si segue in discesa (Terra Spaccata). Giunti sul fondo del vallone (valle Rea, 920 m, 0:20 ore), si inizia a salire sul fondo (sentiero n. 7 ), dapprima abbastanza largo e pianeggiante. Dopo circa 15 minuti si giunge ad un'area adibita a pic-nic con grosse panche in pietra (1005 m circa ). Qui confluiscono tre valli; sulla sinistra valle delle Tagliole e valle Luna, a destra valle Marsolina. Si continua sul fondo di quest'ultima solcato da una comoda pista. La valle si fa stretta e ombrosa e dopo circa 1 ora si raggiungono le prime radure (1430 m circa). Su terreno più aperto si risale il fondo della valle ancora per un po' quindi, a quota 1650 m circa, si obliqua a destra per portarsi sul filo del crinale, nei pressi del rifugio la Fascia (1700 m circa, 2:00 ore ). Si continua sul filo di cresta e raggiunta una fascia boscosa abbastanza fitta la si oltrepassa tenendosi sulla sinistra. Usciti fuori dal bosco si costeggia sulla destra la valle Cardosa e, tenendosi sempre sul crinale, si continua senza difficoltà su terreno semipianeggiante fino ad arrivare sulla dorsale principale, poco sotto la cima del monte Genzana (2083 m, 3:30 ore). Se si volesse raggiungere questa cima considerare circa 200 m di dislivello e 30/40 minuti (tra andata e ritorno).
Discesa
Per lo stesso itinerario.
Dati tecnici
- Difficoltà: MS
- Dislivello complessivo: 1300 m circa
- Orario complessivo: 6:00/8:00 ore
- Sviluppo salita: 10 Km circa
- Segnaletica: sentiero n. 7 e segni bianco-rossi la prima parte (valle Marsolina fino al rifugio la Fascia ). Sentiero n. 6 e segni bianco-rossi oltre il rifugio.
- Esposizione: prevalentemente est
Bibliografia
- La Montagna Incantata Vol. 2 - Luca Mazzoleni - Porzi Editoriali
Cartografia
- Carta 1:25000 - Monte Genzana, Monte Rotella - CAI Sezione di Sulmona - Ed. Il Lupo