Il versante ovest della Cima del Redentore è solcato da numerosi canali molto simili tra loro. Dritti, con pendenze abbastanza costanti e ... molto divertenti con neve ben assestata. Non è un caso infatti che sono percorsi essenzialmente a primavera, quando il manto nevoso è ormai stabile e non ci sono problemi di valanghe. Tutto il versante è estremamente valangoso e non è raro che la massa nevosa attraversi anche la strada carrozzabile. Forse per questo che la strada è spesso chiusa al traffico nel periodo invernale. Il canale che scende dritto dallo Scoglio dell'Aquila, un'imponente bastionata rocciosa appena al di sotto della cresta, è abbastanza frequentato, la parte bassa, fino allo Scoglio ha una pendenza uniforme e non troppo marcata mentre la parte alta, dalla base dello Scoglio in sù, presenta tratti abbastanza ripidi ed impegnativi in particolare con neve dura e ghiacciata.
Il canale che si trova sulla destra orografica dello Scoglio (a sinistra salendo) è leggermente più ripido (un tratto sfiora i 50°) e spesso occorre calzare i ramponi per salire in cima. Anche se il dislivello non è banale (1100 m circa), essendo il canale diretto, si raggiunge la cima molto rapidamente per cui, se si ha fiato e voglia, si può abbinare a questa discesa anche quella del Ghiaione Sud fino al lago di Pilato. Così facendo diventa un'escursione veramente notevole dal punto di vista sciistico. In discesa è consigliato indossare il casco, obbligatorio avere con se i ramponi e la piccozza e i rampant. Esposto ad ovest, il versante al mattino può essere molto gelato. Un'alternativa in caso di neve molto dura è quella di salire per la Valle Santa. Se si percorre questa valle si può raggiungere la Cima del Lago senza mai togliersi gli sci ed inoltre la parte alta viene raggiunta dal sole prima, rendendo la neve un po' meno dura. Una gita molto panoramica, divertente e veloce, da fare a primavera con con neve molto stabile; comunque riservata a sciatori esperti con esperienza alpinistica.
Accesso
Si percorre la strada che congiunge Castelluccio a Forca di Presta e si parcheggia alla base della evidente lingua di neve che scende leggeremente a sinistra (guardando dal basso) dello Scoglio dell'Aquila.
Salita
Dalla strada (1350 m circa) si risale il valloncello poco incassato che, con andamento quasi perfettamente verticale, giunge alla base dello Scoglio dell'Aquila (2100 m, 1:30 ore). Qui si può scegliere tra due opzioni, salire per il canale a destra dello Scoglio (meno impegnativo) oppure per quello che si trova sulla sua sinistra. Entrambi i canali raggiungono velocemente la cresta. Se si sale per il canale di destra si può raggiungere la cima del Lago (2423 m, 2:15 ore)
Discesa
Per l'itinerario di salita.
Dati tecnici
- Partenza: strada Forca di Presta-Castelluccio (1350 m circa)
- Difficoltà: OSA
- Dislivello complessivo: 1100 m circa
- Sviluppo in salita: 4 km circa
- Orario complessivo: 3:00/4:00 ore
- Esposizione: ovest
Bibliografia
- Scialpinismo sui Monti Sibillini - Giuliano Mainini, Perfrancesco Renzi - Ed. Simple 2007
- La Montagna Incantata - Luca Mazzoleni (vol. 1) - Porzi Editoriali 2004
Cartografia
- Monti Sibillini 1:25.000 - SER
- Atlante dei Monti Sibillini 1:25.000 - SER
- Monti Sibillini 1:25.000 - Ed. Multigraph