Sciare a maggio in appennino a volte è una goduria. Quest'anno lo è. In quest'ultimissmo scorcio di stagione infatti, le condizioni del manto nevoso sono ottime, causa anche le temperature non elevate (anzi).
Quasi nulli anche i pericoli di valanghe, unico problema le cornici. La ventosa stagione invernale ha lasciato in eredità cornici di dimensioni non trascurabili. Proprio la scorsa settimana, per la caduta di una di esse, un alpinista è precipitato dal canale Hass-Acetelli.
Questo ci insegna che in montagna "starci con la testa" non è mai una frase fatta. Anche ieri per esempio, complice forse la bellissima giornata che induceva al rilassamento, numerose cordate sono transitate sotto alcune cornici molto pericolose
Bastava guardare in alto per rendersi conto del pericolo e cambiare itinerario, spesso però scatta il meccanismo dell'imitazione e se qualcuno passa in un posto pericoloso gli altri seguono pedissequamente.
C'è molto fatalismo tra chi va in montagna, spesso troppo. Un alpinista (o scialpinista, non c'è differenza) dovrebbe essere sempre autonomo nelle scelte.
Comunque questa gita è veramente notevole. Notevole il dislivello (circa 1600 m), notevole lo sviluppo (oltre 12 Km), notevole il panorama.
Completa ed impegnativa sicuramente da non perdere, il periodo migliore è certamente la primavera avanzata per via dei pericoli oggettivi del percorso.
Poichè si scende dalla Vetta Occidentale è possibile salire da Campo Imperatore oppure da Prati di Tivo.
Noi l'abbiamo fatta da Campo Imperatore per la Direttissima, più lunga e faticosa anche perchè una volta scesi in Val Maone occorre risalire tutto Campo Pericoli; e non è un divertimento. Come consolazione c'è la discesa dalla sella di Monte Aquila, altri 300 m di sciata.
La Direttissima richiede un minimo di preparazione alpinistica poichè è indispensabile l'uso di casco, ramponi e piccozza.
La discesa non è banale, il primo tratto dalla sella che da sul Calderone, se ghiacciato richiede molta attenzione in quanto una caduta potrebbe essere molto pericolosa. Idem nella parte bassa del canale, anche qui con neve dura cadere può essere molto deleterio e quindi va affrontata con molta concentrazione. Proprio per questo un percoso sicuramente classificabile OSA.
Accesso
Si parcheggia lungo la strada per Campo Imperatore, nei pressi di un tornante verso sinistra a q. 2070 m circa.
Relazione
Dal tornante (2070 m circa) si risalgono i pendii soprastanti dapprima tenendosi sul fondo del vallone quindi alla sua destra per uscire da questo nei pressi della sella di Monte Aquila (2350 m circa, 0.45 ore).
E' possibile giungere fino qui anche da Campo Imperatore tramite il percorso del sentiero geologico (non consigliabile in caso di cornici o di neve non perfettamente assestata).
Dalla sella si percorre il tratto semipianeggiante che aggira il Monte Aquila e sbuca ad una sella successiva: sella di Corno Grande (2421 m) proprio base della parete sud del Corno Grande (1 ora).
La Direttissima
Si risale il largo costone che in breve conduce al Sassone (grosso masso posto proprio sul crinale del percorso).
Da questo si prosegue seguendo il crinale fino al bivio per il rifugio Bafile.
Qui si piega verso sinistra e si entra nel largo canale della Direttissima. Lo si risale puntando ad una strettoia superata la quale il canale si allarga. Puntare ad una seconda strettoia sulla sinistra. Superata anche questa (45 - 50°) il canale si allarga e termina nei pressi della vetta (2912 m, 2 ore).
Primo Scrimone
Dalla cima si scende fino alla sella che da sul Calderone; qui ci si "butta" a sinistra in pieno pendio (nord-ovest) e, dopo un tratto dritto e abbastanza ripido, si traversa verso sinistra in direzione della Conca degli Invalidi. Ancora in diagonale verso sinistra si punta alla sella del Brecciaio e si continua per il crinale sud-ovest fino ad entrare nel largo canalone che delimita a destra lo "Scrimone".
Si segue il canale, prima molto largo poi via via più stretto fino ad un restringimento tra ripide pareti rocciose (2100 m circa, 35-40°). Superata questa strettoia il canale si allarga e continua senza interruzioni fino al fondo della valle (Val Maone, 1800 m circa).
Campo Pericoli
Qui ci si rimette le pelli e si prosegue sul fondo della valle entrando nella vasta conca di Campo Pericoli. Senza grossi dislivelli si risale la conca (sulla destra è più dolce) fino a tornare sulla sella di Monte Aquila.
Ancora pochi metri e si torna sul valico dove si è sbucati all'andata. Da qui per il percoso di salita fino alla strada.
Dati
- Dislivello: 1600 m circa
- Sviluppo: 12 Km
- Difficoltà: OSA
- Orario: 5/7 ore
Bibliografia
- La Montagna Incantata vol. 1
- Gruppo del Gran Sasso - Itinearari di scialpinismo
- Tracce di sci in Appennino
Cartografia
- Gran Sasso 1:25.000 - CAI L'Aquila
- Gran Sasso 1:25.000 - Ed. SER
- Gran Sasso 1:25.000 - Ed. Il Lupo