Per qualcuno è il migliore itinerario scialpinistico dell'Appennino. E' una valutazione soggettiva quindi molto relativa, per noi, ad esempio, ci sono percorsi "più migliori" di questo anche se si tratta indubbiamente di un itinerario notevole sotto tutti i punti di vista. L'ambiente è grandioso, la sciata molto divertente e il dislivello in salita è risibile. Il vallone dei Ginepri si affaccia dalla sella dei Due Corni e "precipita" nella val Maone per circa 1000 m senza interruzione, vederlo dall'alto mette un po' timore e, se la neve è ghiaccata, oltre al timore mette anche paura anche perchè qui una caduta potrebbe essere molto pericolosa. Va affrontato quindi con neve giusta in tutti i sensi, non troppo ghiacciata e non troppa in quanto tutta la zona è estremamente valangosa.

Di solito si affronta in primavera inoltrata quando le condizioni sono stabili e il pericolo di distacchi è minimo. Si tratta di un anello, in pratica è il giro del Corno Piccolo e, se iniziato dall'arrivo della funivia, il dislivello in salita è minimo (solo 650 m), uno dei rari casi in appennino dove con poca "spesa" si ha un'ottima resa. La discesa infatti supera i 1000 m di dislivello e non è mai banale tra canali incassati e ampi pendii sovrastati da verticali pareti rocciose. Unico neo la risalita con gli sci in spalla a Prati di Tivo dalla Val Maone, indigesta in estate, indigesta in inverno. Per aumentare bellezza e divertimento è possibile salire fino in vetta al Corno Grande e scendere per il Calderone, quindi traversare fino alla sella dei Due Corni: eccellente!

Accesso

Da Prati di Tivo prendere la funivia fino alla Madonnina oppure risalire con gli sci il versante nord del Corno Piccolo fino all'arrivo della stessa (2007 m).

Salita

Dall'arrivo della ovovia (2007 m) si risale per poco il crinale quindi con un traverso verso sinistra si entra nel vallone delle Cornacchie per il delicato passo delle Scalette (2100 m circa # ). Una volta sul vallone ci si tiene sulla destra e si risale l'ampio versante per poi obliquare verso sinistra fino al rifugio Franchetti (2433 m, 1.00 ora # ). Da qui, si prende l'ampio crinale che sale dritto verso il Calderone quindi si traversa verso destra # e si raggiunge la sella dei Due Corni (2547 m, 1.15 ore).

Discesa

Si scende dritti al centro della valle per il ripido pendio # . Quando questo perde pendenza è possibile scegliere se obliquare nettamente verso destra in direzione delle pareti rocciose oppure obliquare a sinistra. Entrambe le soluzioni permettono di evitare alcuni salti rocciosi. Se si opta per la sinistra occorre portarsi sotto le pareti quindi rientrare nel fondo del canale # dove una strettoia # permette di uscire sui pratoni prima del fondo valle. Giunti in val Maone (1600 m circa), si segue la strada che con alcuni saliscendi torna a Prati di Tivo.


Dati tecnici

  • Dislivello salita: 650 m circa (dall'arrivo della funivia), oltre 1100 m da Prati di Tivo
  • Dislivello discesa: 1100 m circa
  • Difficoltà: BS
  • Orario salita: 1.00/1.30 ore
  • Orario discesa: 1.30/2.00 ore
  • Sviluppo complessivo: 11.5 Km circa
  • Esposizione: Sud (salita) - Ovest (discesa)
Bibliografia
  • La montagna incantata vol. 1
  • Tracce di sci in Appennino
Cartografia
  • Carta 1:25000 Gran Sasso - CAI Sezione di L'Aquila
  • Carta 1:25000 Gran Sasso - SER
  • Carta 1:25000 Gran Sasso - Edizioni Il Lupo

Immagini

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