Il versante occidentale della Majella è abbastanza uniforme come conformazione, una serie di lunghi calaloni (le Rave) intervallati da altrettanti crinali. Quasi alla fine della catena c'è il Fondo di Majella, più ampio degli altri ma molto simile come struttura. Una prima parte coperta da un fitto bosco di faggi quindi il vallone vero e proprio, con pendenze più accentuate in prossimità del crinale. Qui, uscendo dal canalone, non si raggiunge nessuna vetta, si esce nei pressi del Piano di Femmina Morta, un vasto altopiano che allontana di molto la vetta principale del gruppo: il Monte Amaro. Un'altra caratteristica comune a tutto il versante è il dislivello: sempre sopra i 1000 m.

Questa salita scialpinistica non presenta caratteristiche particolari, il primo tratto si svolge nel bosco poi, una volta usciti dalla selva si risale al centro il largo vallone soprastante che, in alto, si fa più ripido e raggiunge, nel suo punto più ripido i 35°. Nel tratto di bosco iniziale occorre prestare molta attenzione. Il centro della valle del Fondo, dove istintivamente si sarebbe tentati di salire, è coperto da una fitta selva di giovani piante. Per non "impantanarsi" occorre prendere il sentiero che sale il versante destro della valle oppure quello che risale il versante sinistro. Certo è che non bisogna rimanere al centro. Secondo noi è meglio salire per il sentiero di sinistra (sentiero B5) e scendere per il versane di destra (guardando verso a monte).

Nel complesso un itinerario lungo e un po' monotono che può offrire una sciata divertente se la neve è in ottime condizioni.

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Accesso

Da Caramanico: seguire le indicazioni per Campo di Giove, oltrepassare il Guado di San Leonardo quindi il bivio per Pacentro. Da qui proseguire per poco più di mezzo chilometro e, sul primo rettilineo prima di un fosso, parcheggiare (17 Km circa da Caramanico).
Da Campo di Giove: seguire le indicazioni per Pacentro o Caramanico quindi, dopo Fonte Romana proseguire per circa 1.5 Km e, giunti sul rettilineo, parcheggiare.

Salita

Dalla strada (1250 m circa) si percorre il pianoro verso il fondo della valle. Giunti sotto il vallone si seguono, verso sinistra, le indicazioni del sentiero P5. Nel primo tratto si segue una stradina poi, verso destra si sale dritti nel bosco. Dopo un breve tratto si comincia a traversare lungamente verso destra fino a rientrare nella valle principale, ormai fuori dal limite del bosco (1800 m circa). Da qui, senza più problemi, si risale il vallone scegliendo tra le due forcelle visibili dal basso, quella dritta al vallone oppure quella di destra (dove passa il sentiero estivo). Le differenze tra i due percosi sono minime, se si opta per quello di destra occorre poi percorrere un breve tratto del crinale per giungere all'imbocco del canale principale (2475 m circa).

Discesa

Per il vallone fino quasi al limite del bosco, qui ci si sposta tutto a sinistra e si entra in una valle che è parallela a quella della salita. Si continua ad obliquare nel bosco e quindi si scende dritti seguendo i segni del sentiero P4. Giunti sul fondo della valle si prende una stradina che, verso destra, riporta al pianoro nei pressi della macchina.


Dati tecnici

  • Dislivello: 1250 m circa
  • Difficoltà: BS
  • Orario salita: 4:00/5:00 ore
  • Sviluppo salita: 6,00 Km circa
  • Esposizione: Ovest
Bibliografia
  • La montagna incantata vol. 2
  • Tracce di sci in Appennino
Cartografia
  • Carta 1:25000 Majella - SER (Società Editrice Ricerche)
  • Carta 1:25000 Majella - CAI Sezione di Chieti
  • Carta 1:25000 Majella - Ed. Il Lupo

Immagini