Lo scialpinismo per molto tempo, ha racchiuso al suo interno due parti spesso separate: quella atletico-sportiva (la discesa) e quella riflessiva-contemplativa (la salita). Di recente anche la seconda sta assumendo i connotati della prima e sempre più praticanti di questa attività indossano tute attillate e scarponi superleggeri cercando di abbassare sempre più i tempi della salita. Il tempo (inteso come prestazione) e la qualità della neve, diventano i soli parametri per definire la riuscita di una gita. Il monte Calvo si sottrae a questa classifica, dislivello non elevato, pendenza relativamente contenuta, poco frequentato e per nulla di moda. Coloro che ancora non hanno completamente ceduto al lato tecnico-sportivo di questa attività potranno trovare in questa escursione delle valide motivazioni.

Per prima cosa il panorama; raggiunta la cresta nord del monte Calvo lo sguardo abbraccia mezzo Appennino Centrale. La sicurezza; eccetto brevi tratti la gita si svolge su pendii poco critici. La poca difficoltà che per chi non cerca prestazioni o vuole solamente rilassarsi spesso è un valore. L'itinerario descritto è stato pensato come un anello. La salita si svolge per il fosso di Valle Lunga mentre la discesa è "spezzata" in due parti, la prima per la Valle Grande poi, dopo una breve risalita, per la Valle Bona. Alla fine il dislivello totale è di poco inferiore ai 1000 m. Se si vuole accorciare l'escursione è possibile salire direttamente per la Valle Bona senza la deviazione per la Valle Lunga, in questo caso giunti sul colle di Mezzo occorre scendere per un centinaio di metri fino alla sella.
La sciata è piacevole e non impegnativa. Una gita tutto sommato gradevole.

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Accesso

Dalla statale Antrodoco-L'Aquila (SS. 17) giunti a Rocca di Corno, nei pressi di un bar, si lascia la strada principale e si prende una strada secondaria che sale verso est (cartello indicatore "Rocca di Corno"). Si continua per questa strada che si dirige verso il fondo della Valle Bona. Superate le ultime case del piccolo borgo, appena possibile si pargheggia.

Salita

Dal paese (1000 m circa), si segue la pista che sale nel fondovalle. Dopo alcuni tornanti, che si possono facilmente tagliare, si giunge ad un bivio (1200 m circa). Si continua a sinistra per la strada principale. La pista si snoda nel bosco, compie due tornanti e aggira il crinale sotto il colle del Ghiaccio. Ancora con un traverso in leggera discesa si entra nella valle Lunga. Giunti sul fondo della vallone lo si risale fino ad una sella sotto il colle di Mezzo (1823 m #). Qui si devia verso sinistra ed in breve si raggiunge un ampio crinale (1900 m circa). Con alcuni saliscendi # si continua facilmente fino alla vetta del monte Calvo contraddistinta da una grossa croce in ferro (1898 m, 3.00 ore #).

Discesa

Dalla cima si torna indietro per poco quindi si scende verso sinistra # in direzione della valle Grande #. Giunti sul fondo (fosso Inferno, 1650 m circa), si rimettono le pelli e si risale il pendio fino alla sommità del colle Renose (1867 m). Da qui di può scendere direttamente nel vallone sottostante (fosso di Valle Bona) oppure seguire la cresta sud-ovest per un breve tratto (fino a quota 1710 m circa) e poi deviare verso la valle nel tratto dove alcune radure permettono di sciare senza interruzione. Superato un casaletto in cemento # si continua tenendosi su un crinale e tra radure e brevi tratti boscati si incrocia una strada. La si segue verso destra ed in breve si raggiunge il bivio incontrato all'andata. Senza problemi si torna in paese (2.00 ore).


tracciato da rocca di corno al monte calvo per valle lunga e valle bona

Dati tecnici

  • Dislivello complessivo: 1000 m circa (da Rocca di Corno)
  • Difficoltà: MS
  • Orario complessivo: 5.00/6.00 ore
  • Sviluppo in salita: 7.0 Km circa
  • Esposizione: varia
Bibliografia
  • La Montagna Incantata Vol. 2 - Luca Mazzoleni
Cartografia
  • Carta 1:25000 - I Gruppi M. Nuria, M. Calvo, M. Giano, Monti dell'alto Aterno - CAI Abruzzo

Immagini