Il Monte Velino domina con i suoi 2486 metri la piana del Fucino torreggiando sui paesi di Massa d’Albe e Magliano dei Marsi posti immediatamente a ridosso dei suoi contrafforti meridionali. La salita sci alpinistica da questo versante è raramente percorribile a meno di non accettare grossi tratti sci in spalla, date le quote di partenza e l’esposizione sfavorevole. Ma se decideste di raggiungere la massima cima della Marsia dal versante opposto, le cose cambiano nettamente. I Piani di Pezza infatti consentono un avvicinamento anche a stagione inoltrata direttamente sci ai piedi; di contro dovete contare uno sviluppo abbastanza consistente così come il dislivello, oltre alla necessità di rimettere le pelli sugli sci almeno tre volte.

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Accesso

I Piani di Pezza sono raggiungibili da Rocca di Mezzo percorrendo una strada prima asfaltata, fino al Vado di Pezza, quindi una sterrata fino al termine dei Piani medesimi. Programmate la salita in modo da trovare percorribile questo tratto, altrimenti il percorso di allunga di circa 5 km. Alla fine della sterrata si lascia l’auto (Capo Pezza, 1535 m).

Salita

Da Capo Pezza (1535 m) si seguno le indicazioni per Valle Cerchiata-Rifugio Sebastiani, attraverso un rado bosco ed il fondo di un piccolo valloncello; in condizioni ideali dovreste trovare la neve a poche decine di metri dall’auto; si rimonta il fondo del valloncello sbucando fuori dal bosco in corrispondenza dello Iaccetto di Capo Pezza (1798 m circa), avendo sulla sinistra il Colle delle Trincere (1980 m). Si piega ora decisamente verso sinistra lasciando le indicazioni per il Sebastiani e puntando direttamente al rilievo del Colle dell’Orso. Si può scegliere se passare a sinistra o destra della fascia rocciosa del Colle stesso, in base alle condizioni delle eventuali cornici che bordano spesso la cresta sommitale. In ogni caso si raggiunge con breve strappo la cima del Colle dell’Orso (2175 m).
A questo punto la meta appare evidente ma ancora lontana: la vasta depressione di Capo di Teve e della valle dei Briganti vi separano dalla vetta. Ci si sposta lungo la cresta verso Punta Trento e senza raggiungerla appena possibile si effetua una breve discesa verso colle del Bicchero (2070 m), dove si rimettono le pelli. La cresta che attraverso il Colle ed il successivo Monte Bicchero in direzione sud consentono senza perdere troppa quota di accedere allo spartiacque tra Capo di Teve e valle del Bicchero, per poi risalire decisamente verso la cresta del Cafornia. Un paio di strappi più ripidi fanno guadagnare la cresta nord est (2340 m, targa indicatrice) e poco dopo la quota 2405 da cui si domina l’anfiteatro glaciale che separa il Cafornia dal Velino.
Si percorre la cresta fra le due cime rimontando la spalla finale che in breve conduce in vetta del monte Velino (2486 m).

Discesa

Dalla vetta si ripercorre la spalla in direzione nord per piegare a sinistra ed affacciarsi direttamente sulla Valle dei Briganti. Ci si immette nell’ampio canale inizialmente abbastanza acclive perdendo quota ed inoltrandosi in direzione nord prima e nord ovest poi verso Capo di Teve. Si scende lungo la Valle che si allarga man mano fin verso quota 1800, immediatamente sotto il versante sud est del Colle dell’Orso. Si rimettono le pelli e senza via obbligata si risale l’ampio pendio fino alla cima.
Ora si tratta di ridiscendere lungo l’itinerario di salita fino a Capo Pezza.


tracciato di scialpinismo - monte velino dai piani di pezza

Dati tecnici

  • Difficoltà: BSA (qualche piccola difficoltà lungo la cresta del Bicchero in presenza di neve dura)
  • Dislivello: 1650 m
  • Orario complessivo: 7:00/8:00 ore
  • Sviluppo: 16 Km
  • Esposizione: varie, principale in discesa nord
Cartografia
  • Carta 1:25000 - Velino-Sirente - Sez. CAI L'Aquila
  • Carta 1:25000 - Velino-Sirente - Ed. Il Lupo

Immagini (foto di Stefano Principi)