Forra della Sibilla (Monti Sibillini)
Giuseppe Antonini nel suo libro "Figlie dell'acqua e del tempo" giudica questa forra: "itinerario discretamente interessante, caratterizzato da un profilo essenzialmente verticale; diventa piacevole se affrontato in regime di massimo scorrimento". Da queste poche parole si capisce la profonda differenza tra chi pratica il torrentismo seriamente e chi invece scende qualche forra in modo saltuario come il sottoscritto e i suoi amici; i primi amano ficcarsi sotto l'acqua gelida, gli altri hanno freddo solo a pensarci. Per questo abbiamo ripetuto questa forra nel suo periodo di portata minima. Al di là di queste differenze acquatiche penso che entrambi apprezziamo la bellezza e la suggestione di questi luoghi nascosti e "misteriosi". La forra della Sibilla è conosciuta anche come Arcofù, dall'arco roccioso che sovrasta l'ultima calata prima di giungere sull'alveo del Tenna.