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Monte Argentella per i canali gemelli (Monti Sibillini)

I canali gemelli sono i due canali che solcano paralleli il versante sud-ovest del Monte Argentella. La salita è rapida e senza particolari difficoltà, in genere sul costone che separa i due canali. Si tratta di una gita abbastanza breve ma piacevole, anche il tratto finale abbastanza pianeggiante ha però un minimo di pendenza che permette di giungere fin quasi al punto di partenza. Si possono fare delle varianti sul percorso, in salita per esempio se non si vuole prendere il costone di petto è possibile salire a Forca Viola (a destra all'ultimo fontanile di q. 1637 m) e arrivare in vetta per la cresta sud.

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Monte di Mezzo da Alvi (Monti della Laga)

Sembra strano ma il Monte di Mezzo, il più "piccolo" e meno appariscente dei Monti della Laga, è anche quello che ha più percorsi scialpinistici; ben 4. E' possibile salire da Campotosto, dalla diga sul Rio Fucino, da Alvi e da Frattoli. Quattro percorsi molto simili, abbastanza tranquilli, senza grosse inclinazioni e spesso con bassa probabilità di valanghe (e di questi tempi non è cosa da poco). ,L'altra caratteristica delle salite al Monte di Mezzo è il panorama, la vista sulla catena del Gran Sasso e sul lago di Campotosto è veramente notevole.
Da Alvi al Monte di Mezzo è un percorso tranquillo e quindi adatto a diverse discipline, scialpinismo, sci di fondo escursionistico, escursionismo con "ciaspole". L'itinerario si svolge quasi sempre in cresta e quindi abbastanza sicuro anche in caso di forti accumoli di neve, questo non vuol dire (come tutti gli esperti di montagna sanno) che qui non cadono valanghe ma solo che le condizioni perchè ciò accada sono meno frequenti rispetto ad altri itinerari dove pendenze più sostenute o pendii spesso sotto vento rendono il manto di neve più instabile. Un itinerario quindi dove la parte escursionistica è preponderande rispetto alla parte sciistica che però non è da disprezzare.

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Monte di Mezzo da Campotosto (Monti della Laga)

I Monti della Laga offrono numerosi itineari scialpinistici in particolare sul versante orientale, questo perchè il versante occidentale è molto più ripido e problematico.
Una delle cime che offre percorsi su entrambi i versanti è il Monte di Mezzo, ultima cima verso meridione. Quello proposto può essere fatto in due modi: andata e ritorno oppure come indicato da noi, in traversata.
Non presenta problemi particolari se non in caso di nebbia sulle praterie sommitali dove orientarsi può essere veramente difficile. Naturlmente essendo una traversata occorre avere due auto. Il panorama è tra i più belli della Laga, il lago di Campotosto in basso con la catena del Gran Sasso in primissimo piano.

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Monte Pelone (Monti della Laga)

Il Tordino è uno dei due fiumi che passano a Teramo (l'altro è il Vezzola) e che danno nome alla città (Teramo viene dal latino "Interamnia" = tra due fiumi). La gita proposta si svolge nell'alta valle del Tordino, una valle ricca d'acqua e ricoperta quasi interamente da boschi. La valle è disseminata di minuscole frazioni quasi tutte semi abbandonate d'inverno, le più "remote" sono Padula e Macchiatornella proprio alla base del M. Gorzano, qui inizia l'itinerario.
I boschi qui sono onnipresenti e arrivano a q. 1800 m, poichè occorre partire da circa 900 m mettete in conto quasi 1000 m prima di uscire nelle praterie sommitali e se non vi piace sciare nel bosco ...
Questa gita non presenta difficoltà tecniche particolari ma richiede un'ottima esperienza perchè in caso caso di nebbia orientarsi può risultare molto problematico. A metà gita si incontra un casaletto per pastori, non è molto ospitale e può essere usato solo in caso di estrema necessità.

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La valle degli Angeli (Monte Terminillo)

Le pertubazioni vengono quasi sempre da ovest quindi le zone ocidentali d'inverno spesso sono molto più innevate di quelle orientali. Se invece Giove Pluvio decide di far affluire aria dai Balcani allora la musica cambia totalemente. Di solito durante l'inverno irruzioni di aria balcanica si alternano ai flussi occidentali distribuendo la neve un po' dappertutto, quest'anno il vento dell'est si è fatto desiderare assai e quel poco che è arrivato è stato poi spazzato via dal vento del sud, vera iattura invernale (per gli amanti dell'inverno naturalmente).
Così ad oggi le condizioni migliori (come innevamento) si possono trovare sulle montagne più esposte ad occidente e il Terminillo (non a caso chiamato "la Montagna di Roma") è una di questa. Questo, sommato alla bellissima giornata di sereno, ha fatto si che trovare un posto in vetta non fosse cosa semplice. Tra scialpinisti ed alpinisti sulla cima è stato un continuo via vai di persone come di rado capita di vedere.
Quello proposto è un itinerario scialpinistico lungo, vario e molto panoramico che attraversa due delle valli più significative del gruppo, la Vallonina e la valle degli Angeli. L'escursione è abbastanza lunga con un dislivello di circa 1400 m, ma la varietà del paeseggio ricompensa ampiamente la fatica. Il tratto di risalita dopo la sella della Val d'Organo può essere ghiacciato e richiedere l'uso dei ramponi.
Sicuramente un itinerario da consigliare.

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