www.auaa.it
  • Indice
  • Alpinismo
  • Arrampicata
  • Escursionismo
  • Scialpinismo
  • Ghiaccio

Monte Rotella

Non è comune parcheggiare l'auto nella piazza di un paese, davanti al municipio, e calzare subito gli sci. A Rocca Pia l'itinerario per il monte Rotella inzia proprio dal centro del borgo, un percorso divertente con un discreto dislivello e con pendenze abbastanza costanti. Molto frequentato (anche dall'eliski purtroppo) non presenta difficoltà particolari. Escursione piacevole e divertente.

Leggi tutto: Monte Rotella

Pizzo di Sevo, versante sud (Monti della Laga)

 Il versante sud di Pizzo di Sevo offre alune discese di scialpinismo molto interessanti. L'ambiente è selvaggio e isolato, il terreno molto vario e la sciata divertente. Si possono scendere i fossi principali (fossi del Molinaro) oppure sul crinale chiamato Cavallo di Voceto. I canali principali sono due, quello che scende dritto dalla cima (sud) e quello che costeggia, verso est, prima la Forca e poi il Cavallo di Voceto. La stagione migliore per addentrarsi dentro questi fossi è sicuramente la primavera avanzata; si rischia di trovare qualche breve tratto senza neve ma il pericolo valanghe è minore. Questa zona è molto esposta al distacco di valanghe; d'altra parte il fondo del fosso per natura raccoglie tutto ciò che arriva dall'alto. In primavera inoltre è possibile arrivare con l'auto fino alle opera di presa dell'Enel, a circa 1350 m, evitando così un lungo tratto di strada. Se si dispone di due auto è consigliabile fare la discesa in traversata; si può portare un'auto a Macchie Piane e salire a Pizzo di Sevo per il versante ovest.

Leggi tutto: Pizzo di Sevo, versante sud (Monti della Laga)

Valle Crivellaro (Monte Corvo)

 Anche se a qualcuno può suonare strano, in Appennino si può sciare anche a fine maggio/inizio giugno. Certo non sono molti gli itinerari di scialpinismo che si possono percorrere in tarda primavera ma quasi sempre sono i più spettacolari. La valle Crivellaro e la vicina valle Fosso del Monte, per esposizione, inclinazione e conformazione spesso sono percorribili solo in tarda primavera, quando il manto nevoso è ben assestato e non sussiste più il pericolo di valanghe (frequenti in queste valli). D'altra parte qui la neve rimane molto a lungo ed anche ad aprile/maggio si può salire senza dover portare gli sci in spalla per lunghi tratti. Le due valli presentano pendenze sostenute, quasi sempre occorre togliersi gli sci e salire con i ramponi i tratti più ripidi del pendio. In tutte le guide di scialpinismo le difficoltà sono valutate BSA; sicuramente è questo il grado ma siamo al limite, specialmente con neve dura.

Leggi tutto: Valle Crivellaro (Monte Corvo)

Valle Lupara e Neviera (Monte Sirente)

 Il monte Sirente ha una conformazione molto caratteristica, il versante meridionale è dolce e senza grosse pendenze mentre quello settentrionale è contraddistinto da verticali pareti rocciose solcate da profondi e ripidi canali. Questi valloni sono un terreno di gioco eccezionale per gli amanti dello scialpinismo, qui la neve rimane a lungo, i dislivelli nono sono banali e gli itinerari offrono difficoltà per tutti i gusti. Il canale più famoso e frequentato è il canale Maiori (o valle Inserrata, Canale Maiori) seguito dalla valle Lupara, meno impegnativa del precedente ma con qualche problema di orientamento nel tratto del bosco. Andando più a sud ci sono poi i canali della Neviera, più isolati e incassati e con un dislivello minore. L'anello proposto, salita per la Neviera e discesa per la valle Lupara, è tra i più belli della zona. In salita l'ambiente selvaggo e isolato della Neviera offre scorci paesaggistici molto intensi mentre in discesa l'aperta e solare valle Lupara permette di sbizzarrirsi con tutti i tipi di curva preferiti.

Leggi tutto: Valle Lupara e Neviera (Monte Sirente)

Rava Macaragna (Monte Morrone)

Sulla Majella e sul Morrone i canaloni sono chiamati Rave; il significato di questo nome probabilmente deriva da: “dirupo prodotto da acqua che scorre”. L'etimologia della parola spiega eloquentemente che non stiamo parlando di valloncelli ma di profondi canaloni. La Rava Macaragna (a proposito chi conosce il significato di questa parola?) scende direttamente dalla cima del monte Morrone per circa 900 m ed è la più bella del gruppo (naturalmente stiamo parlando di scialpinismo). Dritta, ripida, varia e ... valangosa, è da percorrere a primavera quando il manto nevoso è ben assestato e non ci sono più problemi di smottamenti. Ulteriore vantaggio di questa stagione è che diventa possibile arrivare in auto fin sotto l'attacco della rava, evitando così di percorrere ben 4,5 Km di strada. E' consigliabile salire per la rava Grande, parallela alla Macaragna ma meno ripida e più larga anche se in alcuni tratti potrebbere essere necessario togliersi gli sci e proseguire a piedi. La pendenza media della rava Macaragna si aggira sui 35 gradi mentre alcuni tratti si raggiungono i 40.

Leggi tutto: Rava Macaragna (Monte Morrone)

Altri articoli …

  1. Cima Serra Rocca Chiarano
  2. Monte Capraro (Monti della Meta)
  3. Monte Godi
  4. Cima Orientale del Costone (Gruppo del Velino)
Pagina 4 di 20
  • Inizio
  • Indietro
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
  • 6
  • 7
  • 8
  • 9
  • 10
  • Avanti
  • Fine

Auaa.it - Copyright

Bootstrap is a front-end framework of Twitter, Inc. Code licensed under MIT License. Font Awesome font licensed under SIL OFL 1.1.